Conflitto nucleare incontrollabile. Il terrore per l’arma atomica tattica della Russia: superato il limite

31 Marzo 2022 - 14:37

Conflitto nucleare incontrollabile. Il terrore per l’arma atomica tattica della Russia: superato il limite

Se i russi utilizzassero atomiche tattiche in Ucraina, il problema non sarebbe tanto “l’uso dell’arma nucleare tattica, che ha un potere distruttivo minore rispetto a quelle strategiche usate per la deterrenza”.

Quanto il superamento di “quella linea rossa che porterebbe il conflitto ad un livello non più controllabile”.

A lanciare un avvertimento a tutti è l’ex ministra della Difesa Elisabetta Trenta, intervistata sugli scenari
del conflitto in Ucraina.

Diciamo che l’effetto sarebbe simile a quello di un’esplosione di una centrale nucleare, cosa che abbiamo vissuto.

Il problema vero è quanto l’uso di un’arma non convenzionale non tracci quella linea rossa che porterebbe il conflitto ad un livello non più controllabile”.

Penso che la linea rossa si possa muovere in avanti, ma c’è un limite oltre il quale il conflitto diventerebbe incontrollabile ,sottolinea la Trenta.

Lo scenario ci parla di più di 100 milioni di morti in poche ore”.

La Trenta spiega di aver percepito
la minaccia di ritorno a uno scontro fra i due blocchi sul modello delle ‘star wars’ reaganiane già da ministro:

Ritengo che vadano valutati anche gli scenari più negativi, e che questa valutazione sia estremamente utile
nelle decisioni.

Fin dai primi giorni del conflitto
Putin e i suoi ,hanno fatto capire che sono disponibili ad utilizzare tutte
le capacità militari a loro disposizione, sia convenzionali che nucleari.

Si potrebbe scommettere sul fatto che Putin stia barando e che stia applicando la ‘teoria del matto’ di cui parlava Nixon, ovvero, far credere all’avversario di essere disposto a tutto pur di vincere per spaventarlo.

Dobbiamo chiederci per esempio sottolinea l’ex ministra ,se mettere all’angolo Putin sia un bene o un male”.

“È possibile, per esempio, che per l’effetto congiunto del prolungarsi delle operazioni e delle sanzioni,
non avendo più possibilità di usare armamento convenzionale, Putin possa decidere per un ‘escalation’.

Personalmente, sulla base delle informazioni che ho, penso che questo conflitto non possa essere vinto militarmente, solo con un’escalation
che coinvolgerebbe attivamente la Nato e, quindi, con un alto rischio, se non certezza, di dare il via alla terza guerra mondiale”, conclude la Trenta.