Benno Neumair: “Sollevato dal ritrovamento del corpo di papà. Finalmente una bella notizia”.

30 Aprile 2021 - 21:57

Benno Neumair: “Sollevato dal ritrovamento del corpo di papà. Finalmente una bella notizia”.

Nella tragedia, finalmente una bella notizia. Ho vissuto mesi di angoscia, ora sì, sono sollevato”.

Benno Neumair ha commentato così al suo avvocato Flavio Moccia, come apprende l’Adnkronos, il ritrovamento nell’Adige del corpo di suo padre Peter.

Quando il legale è andato a fargli visita ,il giovane personal trainer recluso nel carcere di Bolzano per l’omicidio di entrambi i genitori, aveva già appreso la notizia dalla televisione.

“Tanti commentatori inconsulti hanno anche ipotizzato addirittura che ci fosse una ulteriore menzogna del mio assistito anche su questa particolarità.

Per noi, dunque, finalmente un pò di sollievo contro queste prospettive davvero ingiuste e scorrette”, ha detto l’avvocato Moccia.

“Sono stati mesi difficili, non capivo come non fosse stato ancora trovato , ha detto ancora Benno durante l’incontro , Ora mi auguro che attraverso l’indagine cadaverica siano confermate le circostanze sulle modalità che ho già espresso. Nella tragedia, almeno, un fattore positivo”.

Intanto la sorella Made’ commenta le dichiarazioni del fratello: per mio fratello è un sollievo che una delle sue menzogne per una volta è vera”.

Così la sorella di Benno Neumair, Madè, in una lettera in cui commenta le parole che il 30enne reo confesso dell’omicidio dei genitori, ha pronunciato dopo il ritrovamento del corpo del padre.

“Da lui non c’è stato alcun pentimento e troppe parole inventate. Applausi”, ha proseguito la ragazza, “non si è mai preparati a capire un omicidio”, ha continuato Madè, chiedendosi come “si può essere uccisi da un figlio?”.

Il corpo di Peter Neumair è stato rinvenuto nell’Adige, con “la pelle rosicchiata da più di 100 giorni di tempesta.

Potremo avere la possibilità di un
rito, un posto sul quale piangere, iniziare a sentire un poco di quella spiritualità andata perduta sotto alle macerie della violenza, delle indagini, dell’incertezza e della paura.

So anche che questo percorso sta solo iniziando. Vedo il mio papà che mi guarda e tira un po’ su le spalle come faceva lui.

Sono triste, dicono i suoi occhi. E poi: non riesco a crederci. E ancora: ci manchi. Mi mancate anche voi. Non riesco a parlare”, scrive Madé.

Ora si attendono gli esiti dell’ autopsia.