Arrestati due carabinieri a Napoli: favori ai clan, droga rubata agli spacciatori e rivenduta

4 Agosto 2021 - 19:33

Arrestati due carabinieri a Napoli: favori ai clan, droga rubata agli spacciatori e rivenduta

Due carabinieri, sono stati arrestati oggi, dai colleghi del Comando, Provinciale di Napoli.

Accuse pesanti: avrebbero favorito il clan Cutolo del Rione Traiano, e i Longobardi Beneduce di Pozzuoli.

Avrebbero anche rivelato, alcune indagini in corso, e uno dei due, avrebbe derubato spacciatori, e obbligato un altro pusher, a
comprare da lui la droga.

I provvedimenti sono arrivati nell’ambito di una indagine più ampia, coordinata, dal procuratore aggiunto, Rosa Volpe, della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.

Tra gli indagati figurano, anche Gennaro Di Costanzo, ritenuto ai vertici del clan omonimo di Pozzuoli,
(articolazione dei Longobardi/Beneduce), e Gennaro Carra, all’epoca reggente,
del clan Cutolo , successivamente collaboratore di giustizia.

Uno dei due carabinieri arrestati,
M. C., all’epoca dei fatti,
in servizio nella Compagnia Bagnoli,
è stato condotto in carcere,
l’altro, W. I., che lavorava nel Nucleo Operativo e Radiomobile , Sezione Operativa, del reparto Territoriale dei carabinieri di Mondragone ,(Caserta),
è stato invece, sottoposto ai domiciliari.

In particolare, si legge nell’ordinanza, firmata dal gip , del Tribunale di Napoli, M. C. è accusato, di non avere redatto , una relazione di servizio, dopo avere saputo , che a sparare a Mario Varriale.

Nella notte, tra il 23 e il 24 settembre 2015, era stato Gennaro Di Costanzo, esponente dei Longobardi/Beneduce,
di Pozzuoli , e anche lui , tra i destinatari dell’ordinanza ,eseguita oggi ,proprio per quel ferimento.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti , a dirglielo, era stato,
lo stesso indagato.

Quel tentato omicidio, sarebbe scaturito come ritorsione , perché il ferito, aveva spacciato droga, in via Napoli.

Una zona , sotto il controllo ,
dei Di Costanzo, senza autorizzazione,
e dopo avere acquistati , gli stupefacenti da altri.

Allo stesso carabiniere ,viene contestato, di avere scritto, in una relazione di servizio , del 29 gennaio 2019 , di avere controllato, Genny Carra, mentre si trovava a piedi.

Omettendo che invece era a bordo di un’automobile presa a noleggio; comportamento, ritengono gli inquirenti, frutto , di un accordo tra i due,
e volto a favorire , il clan Cutolo,
di cui all’epoca , Carra era il reggente.

Inoltre, in vari momenti, avrebbe usato il sistema informatico , dell’Arma per controlli , per fini personali ,
e non legati al servizio.

A W.I. , viene contestato ,
l’aver rivelato informazioni riservate, riguardo indagini in corso, compresa l’emissione di una misura cautelare,
che sarebbe di lì , a poco stata emessa.

Inoltre, il militare avrebbe in più occasioni derubato , degli spacciatori extracomunitari , a Castel Volturno (Caserta).

Facendo irruzione , nelle loro abitazioni ,e portando via droga e grosse quantità di denaro, senza arrestarli , né redigere relazioni in merito.

Secondo un collaboratore di giustizia, la droga veniva consegnata ,
a uno spacciatore, obbligato a comprarla, dal militare, che poi la rivendeva.

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