Antonio Natale :”Rapito e venduto”.Tanti i nodi da sciogliere in questa vicenda .Si attende l’autopsia

25 Ottobre 2021 - 13:38

Antonio Natale :”Rapito e venduto”.Tanti i nodi da sciogliere in questa vicenda .Si attende l’autopsia

Verrà effettuata oggi ,l’autopsia sul corpo di Antonio Natale.

Il ragazzo di 22 anni del Parco Verde, di Caivano ,scomparso lo scorso 4 ottobre ,e ritrovato morto, il 18 ,
in avanzato stato di decomposizione.

Gli accertamenti serviranno a stabilire la causa ed il momento del decesso.

L’ipotesi ,attualmente più probabile,
è che ,sia stato ucciso la sera stessa della scomparsa, una punizione,
per aver “sgarrato” nei confronti ,
dei pezzi grossi della criminalità organizzata ,della zona.

Sul corpo ,sono stati trovati segni compatibili, con fori da arma da fuoco, tuttavia ,lo stato del corpo, richiede un approfondimento adeguato.

In particolare, si dovrà verificare ,
se Antonio ,sia stato direttamente ucciso ,o prima pestato e quando,
(si ipotizza anche un pestaggio qualche giorno prima della scomparsa);
in base al risultato potrebbero aprirsi, diverse ipotesi.

Si parla di diversi presunti comportamenti di Antonio che lo avrebbero condannato a morte:

l’essersi impossessato, del denaro derivante ,dalla vendita della droga, aver preso delle armi ,e partecipato ,
ad una stesa ,senza autorizzazione.

La madre di Antonio, Anna, non ha dubbi:

ha sempre affermato ,che il figlio ,
è stato “venduto”, tradito ,
da uno o più amici ,che quel lunedì ,
lo avrebbero consegnato nelle mani dei carnefici.

La mattina, il figlio era uscito ,
dicendo che sarebbe andato a Napoli ,
per comprare dei vestiti.

Secondo i fratelli si sarebbe ,
recato da Gucci, come dimostrato dai filmati di sorveglianza.

Di sera invece ,avrebbe incontrato quelle brutte compagnie ,con cui aveva stretto rapporti ,al rientro
dalla Germania , dopo la fase più grave della pandemia.

L’ultima volta la madre l’ha sentito intorno alle 19: Antonio le aveva detto di essere sempre con lo stesso amico,
ma il tono di voce sarebbe stato “preoccupante”.