Sarebbero ben sei ,le donne abusate ,
da Alberto Nicoletti, 29enne ristoratore originario di Lecco, che da otto anni gestisce la pizzeria “Lago di Como”.
Nicoletti, è stato arrestato a Perth,
in Australia.
assieme a Vincenzo Mineo, 36 anni, collaboratore del locale,
a sua volta ,accusato
di almeno tre stupri.
Accuse pesantissime, che rivelano anche un modus operandi ben preciso, maniacale, che portava i due ,
a fingersi una coppia per adescare ,
le vittime.
Il volto di Nicoletti ,è stato diffuso, durante il mese di luglio, al culmine, delle indagini svolte dalla polizia australiana.
Secondo la stampa locale, a marzo ,
le forze dell’ordine ,decidono ,
di investigare sulla testimonianza ,
di una ventenne.
La quale, sarebbe stata avvicinata ,
in un bar ,utilizzando l’espediente della presunta omosessualità dei due.
Alla giovane ,sarebbe stata, poi ,
offerta della cocaina e, dopo l’assunzione dello stupefacente.
La ragazza sarebbe stata violentata all’interno di un bagno ,per disabili situato, in un parco a pochi metri dal locale.
Altri cinque, dunque, gli episodi contestati, uno dei quali risalente al 2016, avvenuto all’esterno del ristorante.
La cauzione di Nicoletti ,è stata ,
negata e dovrebbe comparire di nuovo in tribunale a ottobre.
Il magistrato Donna Webb, deve ancora decidere ,sulla richiesta ,
di cauzione di Mineo.
Un collaboratore di Nicoletti,
ha detto che l’arresto ,
del suo titolare ha scioccato il personale.
«È stata una sorpresa.
Lo conosco abbastanza bene, con lui mi sono sempre trovato.
È un buon capo», ha detto al West Australian.