Ultim’ora Italia: auto impazzita corre contromano in Autostrada. Panico fra gli automobilisti. Interviene Polizia.

12 Gennaio 2021 - 20:13

Ultim’ora Italia: auto impazzita corre contromano in Autostrada. Panico fra gli automobilisti. Interviene Polizia.

Lunghi minuti di terrore in autostrada, sull’A-1, per una macchina che ha viaggiato contromano per quaranta chilometri, da Rioveggio fino alle porte di Firenze.

L’automobilista, un 34enne nato a Vicenza e con cittadinanza americana, è stato fermato con estremo rigore dalle pattuglie della Polstrada, con grande fatica, pericolo e dopo un inseguimento.

Gli agenti sono stati costretti anche a esplodere colpi di pistola alla macchina.

Colpi a scopo intimidatorio, alle gomme. Poi sono riusciti a ‘cinturare’ la vettura del fuggitivo, che di professione fa il marmista, prima di bloccare il protagonista della folle corsa, durata dalla tarda mattinata fin verso l’ora di pranzo.

Nell’auto dell’uomo sono stati trovati un’ascia e un coltello. Non solo, nell’abitacolo c’era anche una roncola.

Al momento l’uomo, un quarantenne del nord Italia, è stato interrogato al distaccamento della Stradale di Firenze nord: non ha risposto alle domande degli agenti, ripete solo ed ossessivamente ‘parlerò col mio avvocato, parlerò con il mio avvocato’.

Non era ubriaco, ma molto alterato, in pieno delirio, forse sotto l’effetto di non meglio precisate sostanze.

L’uomo è entrato in autostrada a Rioveggio, in un tratto chiuso, abbattendo la segnaletica, al km 222. Ha percorso contromano, sempre nel tratto chiuso, una quarantina di km, fino al 261.
Poi è entrato in un tratto aperto alla circolazione per otto km, fino al 269. Quindi è stato bloccato. Quando è sceso dall’auto, insieme a lui c’era un cane di taglia piccola, bianco, che è sceso insieme a lui e che ha a lungo abbaiato nelle fasi di arresto.

E il cane è rimasto sempre con l’uomo, anche nella cella di sicurezza dove poi il quarantenne è stato trasferito. Per l’uomo scatta nella giornata di mercoledì il processo per direttissima. Le accuse sono di resistenza a pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di oggetti atti a offendere.

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