Donna bruciata viva dall’ex marito: dopo 20 giorni arriva la notizia dall’Ospedale….

25 Novembre 2020 - 14:20

Donna bruciata viva dall’ex marito: dopo 20 giorni arriva la notizia dall’Ospedale….

Proprio nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne è stata dimessa oggi, dopo 20 mesi di ricovero, Maria Antonietta Rositani. Lo ha reso noto il Comitato sorto per sostenere psicologicamente, moralmente e materialmente la donna.

La donna era ricoverata al Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria dopo che, il 13 marzo 2019, l’ex marito Ciro Russo aveva tentato di ucciderla dandole fuoco. In questi mesi Maria Antonietta Rositani ha subito decine di interventi per le gravi ustioni che hanno colpito gambe, braccia, viso.

“Grazie alla grande professionalità degli operatori sanitari del Gom guidati dal dottore Costarella – afferma il Comitato sorto a sostegno della donna – ha ricevuto le cure che le hanno permesso di iniziare il percorso di recupero ma nei prossimi anni dovrà però ancora affrontare altri trattamenti e interventi di chirurgia plastica recandosi in istituti specializzati del centro nord che richiederanno importanti spese”.

“Con la sua forza d’animo, con la sua grande fede Maria Antonietta ha dato alla città ed al Paese una grande testimonianza di voglia di riscatto e di ricerca di una vita nuova da donna libera assieme al suo grande papà Carlo e ai suoi due figli. In questo periodo ha sentito l’abbraccio della comunità reggina e non solo che le è stata vicina, questo abbraccio serve che continui ancora”.

“Con l’auspicio che lo Stato, che non ha saputo proteggerla – prosegue il Comitato – possa dare al più presto risposte garantendo gli indennizzi ed i sostegni previsti per le vittime di violenza, il comitato, nel mentre si farà promotore di una legge regionale che garantisca una tutela anche economica alle donne vittime di violenza, assieme a Banca Etica, ringraziando i tantissimi che hanno dato il loro contributo, ha deciso di continuare per un altro mese la campagna di raccolta fondi avviata nei mesi scorsi”.

Maria Antonietta Rositani, come ricostruito dal gup di Reggio Calabria che ha condannato Russo a 18 anni di carcere, era riuscita a salvarsi grazie alla sua prontezza. Era infatti scesa dall’auto e si era gettata in una pozzanghera causata dalla poggia del giorno precedente.

“Non un delitto d’impeto o un gesto impulsivo, l’imputato ha al contrario pianificato con largo anticipo l’azione delittuosa – ha motivato la sentenza ancora il Gup – La condotta di tentato omicidio si realizza in circa 25 secondi, ma tale breve durata non deve trarre in inganno, in quanto il programma criminoso era ben chiaro nella mente del Russo.