Uccisi e fatti a pezzi con una motosega: clamorosa svolta nelle indagini :arrestata la fidanzata del figlio dei coniugi massacrati

22 Dicembre 2020 - 11:00

Uccisi e fatti a pezzi con una motosega: clamorosa svolta nelle indagini :arrestata la fidanzata del figlio dei coniugi massacrati

Svolta nel giallo dei cadaveri ritrovati nelle quattro valigie scoperte in un terreno lungo la superstrada di Sollicciano.
È stata infatti fermata una donna nell’ambito dell’inchiesta sul duplice omicidio della coppia di albanesi scomparsi nel 2015, Sheptim e Teuta Pasho a cui appartengono i resti.

I carabinieri hanno eseguito un decreto di fermo del Pm a carico della fidanzata del figlio, Elona di 36 anni, albanese anche lei, la cui foto è stata diffusa dalla redazione di Chi l’ha visto, la quale all’epoca della sparizione dei due, era la sua convivente.

La donna sarebbe accusata di omicidio, occultamento e vilipendio dei cadaveri dei due coniugi. Al momento non sono state diffusi altri dettagli sull’operazione, giunta al culmine dopo giorno di ricerche serrate.

LA VICENDA 

Tutto è iniziato lo scorso 10 dicembre quando, per caso, il proprietario di uno degli appezzamenti in zona ha trovato la valigia numero uno: all’interno c’era il busto in avanzato stato di decomposizione di un uomo, bianco, tra i 40 anni e i 60.
Le indagini sul cadavere hanno evidenziato che la causa della morte è stata lo sgozzamento. A quel ritrovamento ne sono seguiti altri tre, ma i resti rinvenuti all’interno si è capito subito che non appartenevano alla stessa persona.
Qualcuno comincia a fare il nome di Shpetim e Teuta Pesho, marito e moglie scomparsi da Castelfiorentino nel 2015, mentre si attendono i risultati dell’autopsia per dare un nome e un volto a quei cadaveri. Di certo, il decesso risale a circa un anno fa.

Per gli inquirenti, tuttavia, quei resti non possono che appartenere proprio alla coppia di coniugi scomparsi da Castelfiorentino nel 2015.

Il figlio, Taulant, che era dato per irreperibile, attualmente si trova detenuto in un carcere della Svizzera. È quanto hanno accertato nelle loro ricerche i carabinieri insieme all’Interpol. In Svizzera, nel cantone Argovia, sarebbe in carcere dal 16 ottobre scorso per il reato di furto con scasso e violazione di domicilio. L’uomo evase dagli arresti domiciliari a Firenze nel 2016, dopodiché la Procura del capoluogo fiorentino ha provveduto a effettuare l’internazionalizzazione di un provvedimento di carcerazione definitivo a suo carico dato che in Italia deve scontare 3 anni e 11 mesi di reclusione per reati e di droga.

In foto la ragazza arrestata ( tratta dal sito di Chi l’ha visto ).