Sua madre muore di Covid a 55 anni, lei pubblica le ultime conversazioni su Whatsapp

21 Dicembre 2020 - 19:00

Sua madre muore di Covid a 55 anni, lei pubblica le ultime conversazioni su Whatsapp

La mamma Lucia muore a 55 anni di Covid, lo sfogo di Eleonora su Facebook: “Bisogna mantenere alta l’attenzione, si muore anche seguendo le regole”.

Lucia Cosimi, maestra delle elementari a Reggello, in provincia di Firenze, è morta di Covid dopo 16 giorni di agonia. Aveva 55 anni, stava bene prima di contrarre il virus e non aveva nessuna patologia pregressa. “La Maestrina”, come la chiamavano nel comune toscano, lascia un marito e due figli, Elia (24 anni) e Eleonora (21 anni). Quest’ultima, ha pubblicato le ultime chat con la sua mamma sul letto di ospedale, lasciandosi andare anche ad un lungo sfogo su Facebook.

Lo sfogo di Eleonora parte da un aneddoto quotidiano: si trova in coda all’ufficio della motorizzazione per cambiare l’intestatario dell’auto di sua mamma, Lucia Cosimi, morta il 22 novembre a 55 anni perché aveva contratto il Covid. Dietro di lei si aggiunge un uomo: è agitato perché c’è troppa fila, abbassa la mascherina, sbuffa, sbraccia. Eleonora lo fissa ma non riesce a dire nulla.

Poco dopo, invece, le parole arrivano e Eleonora le affida ad un lungo post su Facebook, allegando anche le ultime chat avute con la mamma mentre aveva un casco in testa per respirare meglio. E’ arrabbiata e nel suo sfogo invita alla massima precauzione perché, scrive, “ci si ammala anche seguendo le regole“.

I gesti di quell’uomo incauto hanno scoperchiato un dolore ancora troppo fresco per una giovane che ha perso la sua mamma: Lucia stava bene, non aveva nessuna patologia pregressa. Tutto è iniziato con una tosse, diventata sempre più forte, sino a quando il 6 novembre Lucia viene portata via in ambulanza. Passerà in ospedale 16 lunghi giorni, i medici la sottoporranno alla cura respiratoria con il casco che, in un primo momento, sembra funzionare. Anche gli anestetisti sono positivi, la situazione migliora, tanto che Lucia riesce anche a comunicare per sms con la sua famiglia: “con l’ossigeno va meglio ma è dura” scrive. Poi, un giorno, arriva la telefonata che nessun figlio vorrebbe ricevere: “la paziente ha avuto un tracollo nella notte ed è morta“.

Ogni volta che Eleonora incontra un negazionista o qualcuno che presta poca attenzione alle regole è “un’offesa alla memoria della mia mamma“. Lo sfogo di Eleonora punta a mantenere alta l’attenzione, perché il virus continua ad esistere e ci si ammala anche con il gesto più sbadato: “Dei negazionisti non me ne è mai fregato niente, tempo ed energie persi. Però leggere e sentire tanti contro il vaccino, non lo accetto. Non lo accetto e vi chiedo aiuto. Per favore, manteniamo alta l’attenzione, anche se siamo stufi delle distanze, delle limitazioni. Ci si ammala anche seguendo le regole” conclude Eleonora.