Sono 42 gli indagati tra gli studenti della Federico II di Napoli, in merito allo scandalo che colpì l’ateneo partenopeo qualche mese fa. I reati vanno dal falso (a proposito di voti per esami mai sostenuti), a presunte prestazioni sessuali date o promesse al proprio docente. Poi ci sono almeno quattro alunne che sono state indicate come presunte parti offese di richieste di prestazioni intime in cambio di voti. Sono queste le conclusioni della Procura di Napoli, che ha inoltrato al gip la richiesta di rinvio a giudizio a carico del Prof Angelo Scala, fino alla scorsa primavera professore di procedura civile a Giurisprudenza (Federico II), ma anche docente in forza alla Università telematica Giustino Fortunato di Benevento.
Il mondo dell’università trema, dopo l’inizio dell’inchiesta che ha portato alla luce una compravendita di esami in cambio di denaro o di prestazioni sessuali: al centro del “sistema” un unico docente, il prof. Angelo Scala, insegnante di materia giuridiche, ma oltre al suo altri nomi potrebbero finire nel registro degli indagati.
Scala, infatti, oltre a promettere voti per i suoi esami, assicurava il superamento delle prove anche per quelli di altre materie, come Scienza delle Finanze, Economia politica e Diritto processuale civile, Diritto penale, Diritto dell’Unione europea, millantando contatti con i colleghi, titolari delle cattedre, e assicurando intercessioni da parte sua, sempre in cambio di qualcos’altro, ovviamente.