Un medico romano di cinquantadue anni, che prestava servizio presso l’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, sarà processato per violenza sessuale aggravata e continuata.
L’uomo sedava localmente i suoi pazienti per eseguire esami quali coloscopie, gastroscopie o rettoscopie, poi dopo aver eseguito la procedura medica abusava degli uomini sdraiati sul lettino con palpeggiamenti e azioni che nulla avevano a che fare con le necessità diagnostiche.
Protagonista della vicenda un di quelli che solitamente viene ritenuto un “insospettabile”, professionista affermato e padre di famiglia, immediatamente sospeso dall’incarico nell’ospedale del comune in provincia di Roma.
Le vittime accertate sono quattordici, di cui tredici si sono costituite parte civile nel procedimento penale.
Si tratta di uomini tra i 50 e i 70 anni.
A incastrare l’uomo i filmati delle telecamere nascoste installate dagli inquirenti della procura di Tivoli, che hanno dimostrato la condotta del 52enne.
L’inchiesta è scattata dopo la denuncia di uno dei pazienti che, anche se sedato localmente, si è reso conto che le azioni del medico nulla avevano a che fare con le analisi a cui si era sottoposto e così ha deciso di sporgere denuncia.
Il caso più grave è quello di un uomo di cinquant’anni che invece di essere sottoposto a una semplice visita si è ritrovato sedato senza esserne informato