Prima di essere portata alla Clinica Villa del Rosario di Roma, dov’è morta, Raffaella Carrà era stata ricoverata anche al Policlinico Gemelli.
La conduttrice era malata di tumore ai polmoni, e non voleva vedere nessuno, tranne i familiari, gli assistenti e le persone a lei più care, come Sergio Japino.
A seguirla nella terapia era stato il professor Paolo Marchetti.
Uno degli oncologi romani più apprezzati, questo quanto emerge a proposito degli ultimi mesi , dell’amatissima icona scomparsa, che ha molto sofferto.
E il professor Giacomo Mangiaracina dell’Università La Sapienza conferma, durante un intervento nella trasmissione “Genetica Oggi” su Radio Cusano Campus, che si è trattato di cancro ai polmoni.
“La mamma di Raffaella è morta a 63 anni proprio di tumore al polmone , quindi si tratta prima di tutto, di una questione genetica”, ha detto il docente di Salute Pubblica, presidente dell’Agenzia Nazionale per la Prevenzione.
Raffaella ha tenuto nascosta la sua malattia per non far soffrire i suoi tanti fan, le persone che la amavano.
Intanto, continua l’andirivieni di fan alla camera ardente allestita in Campidoglio a Roma.
Domani, venerdì 9 luglio, saranno celebrati i funerali.
Ieri, invece, il carro funebre con la bara della Carrà ha fatto il giro di Roma arrivando nei luoghi simbolo della sua carriera.
Viale Mazzini, via Teulada (storica sede degli studi Rai) ed il Foro Italico (dove sono state trasmesse molte sue trasmissioni).