A poche settimane dal Natale è iniziata la corsa al tampone in vista del cenone in famiglia. Nei laboratori della Capitale ad esempio iniziano ad arrivare le prime richieste di chi, per ‘proteggere’ i propri cari, vuole sottoporsi al test nei giorni precedenti alle feste.
«Sono già circa trecento le persone che hanno prenotato un tampone a ridosso del Natale nei nostri centri – spiega Mariastella Giorlandino, amministratrice delle reti Artemisia Lab che effettuano i test in otto strutture diffuse nel Lazio – noi stiamo prenotando però con l’indicazione di ricontattarci qualche giorno prima per valutare le singole situazioni e stabilire i tempi e la modalità più opportune».
Per Giorlandino «c’è grande confusione nella popolazione sui tamponi e un pò di apprensione in vista del Natale perché si vuole proteggere i familiari più fragili. Stiamo cercando di dare le informazioni più dettagliate e i tempi di esecuzione più adatti – aggiunge – facendo capire che non bisogna avere fretta e anticipare i tempi. Nella sesta giornata dal contatto a rischio, ad esempio, va fatto un antigenico qualitativo e non un quantitativo che deve essere fatto al nono giorno. Il molecolare anche al quinto giorno». Intanto sono oltre 15mila i tamponi rapidi effettuati in dieci giorni solo nelle farmacie del Lazio.
Per il cenone di Natale nel Dpcm in arrivo non verranno date indicazioni sul numero dei commensali ma, semmai, raccomandazioni: non più d 6-7 a tavola e tutti dentro la ‘bolla familiare’, ovvero parenti stretti e eventuali conviventi. Con la raccomandazione, nel caso, di sottoporre a test quei parenti che seppur stretti non si frequentano da tempo. Insomma quest’anno prima degli auguri e il brindisi, debitamente a distanza, il tampone se non d’obbligo è caldamente consigliato.
di Jennifer Pagano