Giampiero Mughini è tra coloro che si opponevano all’ingaggio di Maurizio Sarri da parte della Juventus. Da sempre difensore di Massimiliano Allegri e della filosofia del “risultatismo”, l’opinionista aveva bollato come “cretinerie” le chiacchiere sul bel gioco e aveva spesso ridotto Sarri ad un allenatore bravo sì, ma non vincente. Oggi,Mughini ritratta almeno in parte le sue considerazioni, riconoscendo al nuovo allenatore bianconero alcuni tratti in comune con i tecnici del passato della Juve.
Mughini spiega infatti che Sarri è un uomo di calcio, anzi un vero innamorato del calcio, proprio come Trapattoni e Conte, “gente che sta profonda dentro la memoria della Juve”. Dopo la carezza, però, ecco la bastonata o, quantomeno, la frecciata al nuovo allenatore, che dovrà comprendere in fretta cosa significa allenare la Juventus e, soprattutto, non potrà pretendere di riproporre in maniera pedissequa in bianconero il gioco costruito quando allenava il Napoli. “Mica penserà di replicare il gioco di scambi tra i tre tracagnotti”, scrive Mughini.
Dopo aver ribadito la sua preferenza per Pep Guardiola e aver invocato l’acquisto di De Ligt dall’Ajax, Mughini sferra il suo colpo più pesante contro i tifosi del Napoli, ai quali non perdona l’indignazione per il presunto tradimento da parte del loro ex allenatore. “Trovo infantile la reazione dei tifosi del Napoli – la chiosa di Mughini -. Sarri è un professionista che attraversa varie fasi lavorative”. Proprio come Conte e Marotta, sottolinea l’opinionista, pezzi importanti del passato juventino ora a disposizione dell’Inter.
Di Jennifer Pagano