Mamma inietta candeggina alla figlia neonata: “Non la amo e ho deciso di torturarla”

1 Dicembre 2020 - 20:09

Mamma inietta candeggina alla figlia neonata: “Non la amo e ho deciso di torturarla”

Una terribile vicenda durata mesi, ma la protagonista si è finalmente consegnata alle autorità. La donna – madre di 3 figli – ha infatti ammesso di aver iniettato candeggina e sapone nel corpo della sua figlia neonata.
A spingerla a compiere ripetutamente i terribili gesti un vuoto, ovvero l’assenza di affetto nei confronti della piccola.

La bambina è stata ricoverata 3 volte in ospedale.
Secondo quanto dichiarato dalla madre della bambina, le torture sarebbero iniziate quando la bambina aveva solo 1 mese. “Ho iniziato ad iniettarle candeggina e sapone liquido nelle orecchie, nel naso e nell’ombelico, finché non ha iniziato a sanguinare”.

“Poi l’ho portata in ospedale per farla curare. Quando me l’hanno lasciata portare a casa ho continuato a torturarla”, ha continuato la madre. Un vero racconto dell’orrore, che purtroppo diventa ancora più scioccante.

Oltre alle iniezioni, la donna ha infatti dichiarato di aver inflitto alla bambina tagli su tutto il corpo. Agli inquirenti avrebbe confessato: “Non riuscivo ad amare mia figlia, non riuscivo a provare affetto. Così ho deciso di torturarla”.

Insospettito dai continui problemi di salute della piccola, il padre ha deciso di farla controllare dai medici. Ma solo quando la bambina è stata portata al pronto soccorso col cranio fratturato che è stata coinvolta la polizia. In questa occasione la donna è stata arrestata, ma in seguito rilasciata per ben 2 volte. La bambina è stata poi ricoverata una terza volta, ma i medici dell’ospedale Kanuni Sultan Suleyman di Istanbul, si sono rifiutati di restituirla alla madre.

Con le spalle al muro, la donna si è infine consegnata alle autorità, confessando le torture. Al momento, rimane in attesa della sentenza che confermerà la sua condanna. Nel frattempo la piccola, viene accudita dal padre e dai medici, che lentamente sperano di far migliorare le sue condizioni.

Di Jennifer Pagano