Ultim’ora: ginecologo sgozzato è caccia ai killer scappati tra la folla

20 Dicembre 2020 - 10:16

Ultim’ora: ginecologo sgozzato è caccia ai killer scappati tra la folla

Avrebbero preso la metro alla fermata della linea rossa Lima, non lontano da dove, molto probabilmente in un tentativo di rapina, hanno sgozzato e ucciso il ginecologo Stefano Ansaldi. E poi, i due presunti responsabili della rapina finita in omicidio in via Mauro Macchi a Milano, a due passi dal Pirellone e dalla stazione Centrale, sono fuggiti cercando di mescolarsi alla folla che era presente ieri per le ultime giornate di shopping natalizio prima della “stretta”.

I racconti di alcuni passeggeri che affollavano la metro nella serata di ieri dicono che, al capolinea Bisceglie, donne e bambini sono stati fatti scendere ,mentre decine di carabinieri salivano sul metrò per controllare i passeggeri maschi.

Cercavano due individui, indicati come nordafricani: sarebbero loro i principali sospettati per il tragico fatto di sangue ,che ha sconvolto Milano a pochi giorni da Natale.

I presunti responsabili dell’omicidio del professor Ansaldi , stimato ginecologo 65enne originario di Benevento ma che operava a Napoli, compianto sui social dalle tantissime pazienti che lo ammiravano ,non sono stati trovati: ma i carabinieri, secondo indiscrezioni avrebbero invece trovato ,su un vagone il telefonino di un pensionato che sarebbe stato rapinato dai due stessi uomini, poco prima dell’omicidio di Ansaldi.

Tanti i pezzi in questa vicenda che devono ancora andare al loro posto, inclusa la possibile arma del delitto: potrebbe non essere il coltello da cucina già individuato e sequestrato dai carabinieri, ma una seconda lama trovata nei pressi della zona dove si è consumato l’omicidio.

Le indagini proseguono analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e di Atm. E intanto coloro che vivono nella zona di via Mauro Macchi scrivono preoccupati sui social: quei ponteggi sotto cui si è consumato il delitto sono bui e pericolosi, dicono, e la sensazione di insicurezza dopo il tragico episodio è comprensibilmente aumentata.