Ultim’ora: il Sangue di San Gennaro non si è sciolto. Napoli Trema, non è un buon presagio.
L’annuncio dell’abate: “Il sangue è solido”. Anche nel pomeriggio niente liquefazione.
Poco fa un ultimo tentativo intorno alle 19,30.
Nel Duomo è intanto arrivato il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo uscente e amministratore apostolico fino all’arrivo del nuovo arcivescovo, monsignor Domenico Battaglia, appena nominato da Papa Francesco. “Vogliamo fare un atto di vera e profonda devozione al nostro Santo Gennaro, siamo uniti nel suo nome.
E’ lui che ci aiuta a vivere, a testimoniare la fede, e anche se il sangue non si scioglie non significa chissà che cosa.
L’importante, ha aggiunto il cardinale ,è che noi ci sentiamo veramente uniti, partecipi di questo evento così particolare che è la nostra devozione al nostro Santo protettore”.
Ma cosa succede quando il sangue del santo non si scioglie? La credenza popolare parla di segnali infausti.
Andando al passato, ci fu mancata liquefazione ad esempio nel 1939 e 1940, gli anni che portarono alla seconda guerra mondiale.
Poi ci sono date anche più vicine a noi e sono sempre date in cui si verifidcarono eventi negativi, come nel settembre del 1973, periodo della diffusione del colera a Napoli e nel settembre del 1980, anno del terremoto in Irpinia.
Ed è anche capitato invece che il sangue si sia sciolto al di fuori delle date solite come il 23 gennaio del 1799, giorno in cui il Generale di Napoleone Jean Étienne Championnet entrò vittorioso a Napoli. Championnet, per placare il dissenso dei partenopei che lo consideravano l’anticristo, ordinò al clero di aprire le chiese e di predicare pace e ordine. Quindi, il giorno dopo, si recò al Duomo. E non appena l’ampolla fu consegnata nelle sue mani, ecco che, fra lo stupore generale, il sangue di San Gennaro si sciolse.