Nuovo Dpcm, nuove regole.
Da oggi, grazie al decreto del presidente del Consiglio dei ministri firmato due giorni fa da Giuseppe Conte, entrano in vigore le nuove misure restrittive.
Tra le novità c’è la possibilità di raggiungere le seconde case, anche se si trovano in un’altra Regione e persino quelle in affitto.
Cosa è cambiato rispetto a prima? Il decreto Natale stabiliva un divieto esplicito per lo spostamento verso le seconde case, passaggio che è stato eliminato nel nuovo Dpcm.
Quindi la dicitura da “è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione”, è diventata “è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”. In ogni caso, dunque, ci si può spostare.
Il concetto di abitazione, inserito prima di Natale dal Governo nei suoi decreti e Dpcm, in aggiunta a domicilio e residenza, identifica praticamente ogni tipo di casa.
Palazzo Chigi specifica che “per abitazione si intende dunque anche una seconda dimora, anche in affitto”.
Dunque per raggiungere una seconda casa ci si può spostare liberamente, quando si vuole andando anche in altre Regioni, a prescindere dal colore, perché si tratta di uno di quei movimenti sempre autorizzati.
Il limite che resta è quello del numero di persone che possono spostarsi, infatti non si possono ricevere in casa più di due non conviventi, esclusi under 14, disabili e non autosufficienti.
Allo stesso tempo, però, non si può andare in un’altra Regione semplicemente per passare del tempo: gli spostamenti tra Regioni sono vietati fino al 15 febbraio, ma raggiungere una seconda casa è tra le attività concesse e giustificate.
Poi, a seconda della Regione in cui si arriva e da cui si parte, bisognerà rispettare le regole in base alla colorazione.
Ad esempio partendo da una Regione gialla se si verrà fermati non sarà necessaria l’autocertificazione, appena entrati in una rossa verrebbe richiesta in caso di controllo.