Capelli strappati, calci e pugni: l’incubo di Loredana, l’infermiera del Cardarelli: “Ho già perso un bambino”

8 Dicembre 2020 - 14:28

Capelli strappati, calci e pugni: l’incubo di Loredana, l’infermiera del Cardarelli: “Ho già perso un bambino”

Capelli strappati, calci, pugni e un tentativo addirittura di cavarle gli occhi.
Loredana, l’infermiera del pronto soccorso del Cardarelli picchiata brutalmente venerdì notte (4 dicembre) da quattro uomini perché ha semplicemente chiesto ai familiari di una paziente (una 20enne con crisi di panico) di aspettare, è stata già aggredita in passato fino a perdere il bambino che portava in grembo.

Venti anni dopo l’ultima brutale violenza. “Siamo uno dei pochi ospedali poli-specialistico e quindi abbiamo un’utenza maggiore da noi” sottolinea Loredana abituata, purtroppo, a lavorare in trincea: “Tutti i giorni viviamo questo terrore, non sappiamo mai dall’altro lato chi c’è. L’infermiera ha riportato contusioni multiple e lesioni al cuoio capelluto per la violenza con cui le hanno strappato i capelli oltre a danni psicologici. Ha avuto dieci giorni di prognosi. Un grido dall’allarme che va avanti da anni e che, ancora oggi, vede la categoria del personale sanitario poco protetta.“In quattro l’hanno fatta inginocchiare le hanno strappato i capelli, hanno tentato addirittura di cavarle gli occhi, sottolinea  L’hanno presa a calci e a pugni facendola inginocchiare quasi come si stesse consumando una esecuzione in piena regola. In quattro si sono accaniti contro una donna, contro una infermiera di 55 anni, contro una collega, una di noi”. Ancora una volta, lo urliamo con tutto il fiato che abbiamo in gola, evidenzia, la legge che ha soltanto puntato a inasprire le pene contro chi commette violenze ai danni degli operatori sanitari si è rivelata del tutto inutile.

Il Cardarelli copre un territorio vastissimo di potenziali pazienti, il pronto soccorso è allo stremo, gli infermieri lavorano in condizioni disumane più che mai in questo momento delicatissimo”.

Come sindacato abbiamo promosso nel 2019 una indagine in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della Sanità, evidenziando che almeno un infermiere su 10 ha subito violenze nella sua vita lavorativa.

E poi un pensiero lo rivolgo al Presidente De Luca, che pavoneggia l’eccellenza degli interventi promossi nelle aree Covid dal suo Governo, conclude .

Trascorra una giornata di 24 ore al Cardarelli, indossi il camice da infermiere e si renda conto di quanto sta accadendo. Siamo stanchi delle parole di una politica che, con i voli pindarici della sua retorica, ci lascia sul patibolo in attesa.