Inviata da Antonio Logli alla trasmissione Pomeriggio 5 una nuova lettera dal carcere rivolta a Roberta Ragusa. Nuova lettera appello a firma Antonio Logli, l’uomo in carcere per la scomparsa e morte di Roberta Ragusa, la giovane donna che sparì nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 dalla sua casa di Gello, in provincia di Pisa.
Dopo aver scritto al settimanale ‘Giallo’, stavolta l’uomo condannato a 20 anni per omicidio e occultamento di cadavere sceglie la tv.
Scrive infatti alla trasmissione Pomeriggio 5, in onda su Canale 5, rivolgendosi direttamente alla conduttrice Barbara D’Urso: “Grazie per dare ascolto alla mia voce. Come saprai, il mio tempo si è fermato con l’ingresso in carcere nel luglio 2019”, scrive l’uomo nell’incipit della sua lettera.
Ma il reale destinatario della lettera è proprio la moglie, Roberta Ragusa. L’uomo, come noto, ha un’altra compagna, Sara Calzolaio, e ha manifestato il desiderio di sposarla. D’altro canto, se davvero fosse innocente come si proclama, il ritorno della moglie lo scagionerebbe dalle gravi accuse. “Continuano a ripetere che sono un assassino, ma io ho fatto mille appelli perché Roberta torni a casa”, sono le parole dell’uomo in carcere per omicidio.
Nella lettera, Antonio Logli continua dunque a professarsi innocente, sostiene la tesi dell’allontanamento volontario e chiede di fatto alla donna di tornare e di farlo oltre che per lui per i figli. “Manca a tutti noi, soprattutto ai nostri figli Daniele e Alessia” – sostiene l’ex marito di Roberta Ragusa – “Se lei tornasse, le cose si sistemerebbero per tutti quanti. Mi appello al tuo pubblico. Spero che Roberta possa sentire questo grido di dolore, io sono innocente”.
di Jennifer Pagano