All’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Pavia, Sergio Mattarella è intervenuto sul tema della salute come bene pubblico sottolineando il dovere “morale e civico della vaccinazione”.
E sulle minacce affiorate in questo periodo contro medici, scienziati, giornalisti e persone delle istituzioni il Presidente ha aggiunto: sono “fenomeni allarmanti e gravi che vanno contrastati con fermezza, anche sanzionando con doveroso rigore”.
“Non si invochi la libertà per sottrarsi dalla vaccinazione, perché quella invocazione equivale alla richiesta di licenza di mettere a rischio la salute altrui e in qualche caso di mettere in pericolo la vita altrui”.
Dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, arriva un duro monito che segue giorni di proteste e dibattiti sul vaccino. Per il capo dello Stato, chi pretende di non farlo, “con l’eccezione di chi non
può per salute, e di svolgere una vita normale frequentando luoghi di lavoro o svago, costringe tutti gli altri a limitare la propria libertà”. Mattarella sottolinea quindi che “la violenza e le minacce che affiorano
in questo periodo contro medici, scienziati e giornalisti e persone delle istituzioni” sono “fenomeni allarmanti e gravi che vanno contrastati con fermezza, anche sanzionando con doveroso rigore”.
Sul fronte della maggioranza, aldilà delle ipotesi sull’obbligo del siero – al momento secondarie – l’unica chiave per l’aumento delle immunizzazioni resta l’estensione del certificato verde. Sul tema nelle
ultime ore i segnali dell’intesa politica nel Governo, in attesa della cabina di regia di giovedì prossimo, sono già arrivati. Il leader della Lega, Matteo Salvini, accoglie la proposta del Green pass per i dipendenti statali
proposto dal ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta: una misura che potrebbe essere ragionevole “per chi ha a che fare con il pubblico”. E con il Pd già favorevole all’allargamento del lasciapassare
(“è la strada migliore per evitare di dover tornare a chiusure e lockdown”, dice il ministro Lavoro, Andrea Orlando), anche il capo del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, si aggiunge al coro di sì, mentre “l’obbligo secco vaccinale – specifica l’ex premier – va invece considerato come estrema ratio”.