Luigi de Magistris, si prepara agli ultimi fuochi. Il sindaco di Napoli, candidato in Calabria deve valutare bene i tempi per potersi trasferire a Catanzaro a dirigere la sua campagna elettorale e mollare i suoi qui a Napoli.
Nelle ultime ore, fonti vicine all’ex Pm avevano annunciato delle dimissioni imminenti, anche alla luce del tradimento di molti assessori che invece di candidarsi con l’erede dema, Alessandra Clemente, si stavano andando a candidare con Manfredi o Bassolino.
Nella giornata di ieri però qualcosa è cambiato. La data delle elezioni, che sarà ufficializzata oggi, fissa il calendario del 1 turno al 3 ottobre. Le liste si chiudono dunque il 3 settembre. De Magistris ha un altro mese.
Ieri gli assessori hanno finalmente incontrato il loro Sindaco e preso la decisione. “Luigi ci dobbiamo fare un altro mese” agosto. Con altri 30 giorni davanti, la giunta arancione potrà provare a contrattare qualche altra cosa per evitare una disfatta ormai annunciata.
La stessa Alessandra Clemente, del resto non ha intenzione di dimettersi subito. ” Non ha candidati” né liste elettorali, nessuno le organizza iniziative. Invece come assessore, ci dice una fonte, la Clemente può girare un po’ la città e inaugurare targhe, giusto per farsi vedere.
La spia di Alessandra Clemente
Intanto oggi, in questa campagna elettorale surreale, prende vita un giallo: Alessandra Clemente ha una spia nel centro sinistra di Manfredi: Claudio Cecere! Il consigliere pasionario suo alleato storico. Nelle ultime ore si era avvicinato al PD e i giornali questa mattina lo avevano riportato.
Ma è lo stesso Cecere sulla sua pagina Facebook a svelare il complotto. Aveva avviato il dialogo con Manfredi e col PD su richiesta della Clemente che voleva prendere informazioni sulla coalizione del suo avversario.
Una strategia alla salsa e maccheroni, che fa riflettere sui contenuti della coalizione Clemente, dove si mandano persone a spiare gli avversari invece di capire cosa non funziona nella propria coalizione..
Anche dema pensa a una strategia simile
La Clemente non è la sola che fa i cavalli di Troia. Anche de Magistris sta 0rovando a inflitrare due dei suoi, Pagano e Bismuto dentro le liste 5 stelle. Una mossa già scoperta che rischia di diventare un boomerang.
Il Senatore Vincenzo Presutto, molto attivo sul territorio, ha intuito la mossa di Dema e ha subito messo in allarme i suoi, invitandoli a puntare sulla qualità dei candidati e a non prestare il fianco a entrismi di altra natura.