Il solleticatore d’avorio

22 Agosto 2020 - 14:28

Il solleticatore d’avorio

Miki Lubrano Lavadera ha poco più di venti anni e vive a Procida, la piccola isola del Golfo di Napoli che incanta e suggestiona con la sua variopinta bellezza chiunque la visiti, la casa della giovane promessa del pianoforte che ha inebriato con la sua musica la sua prima spettatrice, Mariateresa Ferrari. “La mia madrina”, così la definisce Miki con grande affetto, quella che gli ha dato “l’appoggio giusto”, permettendogli di esibirsi davanti a coloro che lo hanno scoperto e aiutato a credere in sé stesso, Maria Sbeglia e Umberto Zamuner, i suoi insegnanti, nonché personaggi di spicco nel mondo musicale nazionale ed internazionale.“L’incontro con i maestri è stato fondamentale, in loro ho trovato la mia principale fonte di ispirazione” – racconta Miki, sottolineando la loro grande generosità e la pazienza con cui lo hanno seguito costantemente durante tutti questi anni, sacrificando una buona parte del loro tempo. Miki, che studia attualmente al ConservatorioDomenico Cimarosa” di Avellino, ha deciso di alimentare quella passione esplorata quasi per caso, “non sono un figlio d’arte”, con queste parole si presenta Miki quando afferma che a soli sei anni ha avuto un primo approccio con il pianoforte. “Mio padre, ispirato dall’amore per la musica già presente nella sua famiglia grazie a mia zia Maria, mi ha spronato molto, mentre mia madre mi faceva ascoltare spesso le Danze ungheresi di Brahms e le Sonate di Mozart, semplicemente perché le piacevano” – dice Miki parlando dei suoi genitori, le persone dalle quali ha ricevuto i primi veri stimoli. Dal 2016 all’estate scorsa, Miki Lubrano Lavadera ha vissuto i primi tempi della sua carriera musicale, mostrando a tutti “l’amore che prova per la musica classica e per il pianoforte”. Le tappe che ha percorso sono tante e tutte importanti nonostante la sua giovane età. Il primo grande concerto lo vede esibirsi all’età di sedici anni come solista accompagnato dalla Rotary Youth Chamber Orchestra in una delle chiese più antiche di Napoli, la Basilica di San Giovanni Maggiore, in ricordo del fedelissimo sostenitore rotariano, l’avvocato Calogero Bellia e anche in occasione del centoundicesimo anno dalla nascita del Rotary; in quel contesto a Miki fu assegnata una borsa di studio da parte del Rotaract, uno dei club che appoggiano e favoriscono la crescita dei numerosi musicisti del territorio campano. “L’emozione che provai è indescrivibile, un vero pubblico mi ascoltò, suonai da solista e tra l’altro con un’orchestra importante” – afferma emozionatissimo il giovane pianista che aggiunge – “Per me fu una cosa notevole, una grandissima opportunità che mi ha regalato una gratificazione unica e mi ha fatto maturare tantissimo soprattutto sul piano personale e non solo su quello artistico”.Tutto questo è stato solo l’inizio per Miki Lubrano Lavadera. Nel giugno del 2017 ha preso parte con un recital pianistico alla stagione concertistica della Fondazione Franco Michele Napolitano, la rassegna musicale che si svolge ogni anno nel Salone Circolo Canottieri Napoli. Nell’agosto del 2018 ha frequentato la sua prima masterclass presieduta dallo straordinario Michele Marvulli, non solo un pianista ma anche un direttore d’orchestra, un compositore e un insegnante; “pochi giorni di lezione che mi hanno dato tanto” – evidenzia Miki. “La musica classica ripaga l’anima ed è ormai parte della mia vita, anzi della mia quotidianità. Mi auguro di trovare sempre le forze per superare le grandi difficoltà che incontrerò durante questo meraviglioso viaggio” – Miki aggiunge queste parole quando continua a ricordare i momenti che lo hanno visto protagonista assoluto di performances avvenute in scenari davvero prestigiosi. Nel Museo Ignazio Cerio, proprio nel cuore della piazzetta di Capri, ha suonato i più celebri brani di Mozart, Chopin, Rachmaninoff e Beethoven; e ancora, in occasione di uno dei più affascinanti eventi promossi dalla Regione Campania, Piano City Napoli, organizzato e sostenuto dall’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli in collaborazione con l’Associazione NapoliPiano, Miki ha preso parte all’esecuzione integrale delle sonate di Domenico Scarlatti, coinvolgendo e commuovendo chiunque si fermasse ad ascoltarlo, anche solo per un momento. Poi nel 2019 arrivano i primi premi, vince con la Rapsodia spagnola di Liszt prima il Concorso Internazionale Giovani PromesseBracigliano Città della Musica” poi la III edizione del Festival-Concorso Internazionale MusicalePompei Music Fest” svoltosi nel Teatro Di Costanzo Mattiello e che ha celebrato “l’unione musicale” di due nazioni, l’Italia e l’Ucraina. “La musica classica ti spiana la strada verso la felicità; la musica classica è bellezza assoluta” – Miki racconta la sua storia personale, quella di un giovane pianista, con l’entusiasmo disarmante di chi ha ancora tanto da superare ma con la consapevolezza e la maturità di un ragazzo che sa bene cosa vuole fare da grande e chi vuole veramente diventare.
Felicia Mercogliano

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