A Casa di Armando, l’emozione da gustare in famiglia

9 Giugno 2020 - 18:48

A Casa di Armando, l’emozione da gustare in famiglia

L’ingrediente speciale per poter diventare uno chef è “la passione smisurata” verso questo mestiere; se manca il sentimento impetuoso non potrai mai esercitare il lavoro che hai scelto. Armando Manzo, napoletano doc, sin da bambino aveva le idee ben chiare su chi sarebbe diventato da grande; la curiosità è stata il suo punto di forza, il cucchiaio di legno il suo giocattolo preferito. “Invidiavo mia madre quando la vedevo alle prese con i fornelli e ripetevo nella mente quello che faceva lei” – dice lo chef del ristorante A Casa di Armando – “Cercavo di imitarla anche mentre apparecchiava la tavola perché avevo sete di imparare”. Da Armando l’ospitalità è di casa: l’emozione che si prova all’ingresso del ristorante è correlata prima all’atto della condivisione familiare poi a quello del gustare i cibi della tradizione presentati con una spiccata vena artistica. “La sedia comoda, il quadro, il tavolo grande” sono questi i complementi d’arredo con cui lo chef Armando Manzo ha voluto ricreare un ambiente in grado di sprigionare “calore umano”, quello che si respira nel salone di casa sua, e capace di accogliere l’ospite con una cordiale generosità. A Casa di Armando la tradizione incontra l’innovazione, passando per l’artigianalità, quella dei lievitati ma anche dei semifreddi e dei classici dolci partenopei, per poi arrivare alla rivisitazione in chiave moderna. “La mia cucina è prevalentemente di mare; preparo e impiatto, tra l’altro divertendomi, pietanze a base di baccalà, crostacei, molluschi e tante altre prelibatezze” – afferma il padrone di casa Manzo, che aggiunge – “Seleziono personalmente solo prodotti di qualità eccellente, prediligendo ovviamente quelli di origine campana come l’olio puro extravergine di oliva che aggiungo a crudo, e propongo piatti di mia inventiva, che creo io e in cui mi rispecchio”. Lo chef diventa così un’artista, perché prima di creare un piatto, lo pensa, lo studia, lo realizza, poi lo testa e lo porta in tavola. Dietro ogni piatto c’è una storia che va assolutamente raccontata e, allo stesso tempo, mostrata, al commensale che deve assaggiare prima di tutto con gli occhi. Nel ristorante A Casa di Armando, lo spaghetto quadrato, quello che ha una consistenza incredibilmente tenace, viene condito con cacio, pepe e una tartare di gambero rosso di Mazara del Vallo. Il crostaceo con il suo sapore dolciastro implementa una combinazione sapida e insieme piccante, “una base amata da molti e facilmente abbinabile nonostante il tocco pepino, mentre l’accostamento tra pesce e formaggio può sembrare azzardato ma è pur sempre saporito”. Il segreto della bontà di ogni creazione culinaria dello chef Manzo è il numero degli ingredienti che compongono ogni suo piatto: la regola dice che non devono essere più di tre; solo in questo modo “non mandi il palato in confusione e riesci a distinguere e a riconoscere tutti i singoli sapori”. A Casa di Armando, alla premura dello chef si unisce anche la scelta di offrire un supporto logistico agli ospiti. In Via Cilea, proprio di fronte al ristorante, la sosta nel parcheggio privato è gratuita per le prime due ore: si tratta di un servizio gentilmente offerto da Armando Manzo che così facendo dà la possibilità ai suoi clienti di assaporare a tutto tondo il percorso culinario che propone loro di volta in volta. “La condivisione dell’arte culinaria è alla base; da tutti si può apprendere”, con queste parole lo chef Armando Manzo introduce il Circolo Ricreativo Enogastronomico Italiano (C.R.E.I.), un’associazione senza scopo di lucro a cui possono liberamente aderire tutti i cittadini italiani appassionati di cucina ma soprattutto curiosi di scoprire le diverse tradizioni enologiche e culinarie italiane. Questo gruppo è nato su iniziativa dello chef del ristorante A casa di Armando, con l’intento di “raccontare e mostrare in diretta la realizzazione di ricette da riprodurre a casa”, anche attraverso corsi di formazione, manifestazioni e attività varie, incontri, convegni e assemblee generali ordinarie rivolti soprattutto ad un pubblico di dilettanti oltre che di professionisti ed esperti del settore.
Felicia Mercogliano

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