Ufficiale addio al reddito di cittadinanza,arriva la “Mia”: ecco i requisiti

6 Marzo 2023 - 22:56

Ufficiale addio al reddito di cittadinanza,arriva  la “Mia”: ecco i requisiti

L’addio al Reddito di Cittadinanza è ufficiale: la misura introdotta nel 2019 dall’allora governo gialloverde a guida Giuseppe Conte va in soffitta e viene sostituita dal MIA, acronimo di Misura di inclusione attiva. Il nuovo sussidio a sostegno delle fasce più deboli entrerà in vigore da settembre/ottobre 2023 e prevede un assegno massimo da 500 euro per le famiglie in cui non sono presenti persone “occupabili” e 375 euro per tutti gli altri nuclei familiari.

Il Ministero del Lavoro e del Tesoro stanno lavorando agli ultimi dettagli e i tecnici al lavoro stanno limando le ultime cifre. Si prevede un abbattimento della spesa complessiva di 2/3 miliardi di euro oltre al miliardo già risparmiato con l’ultima legge di Bilancio.

Il nuovo Governo punta alla riqualificazione dei circa 440.000 beneficiari considerati “occupabili”, che non hanno figli minori, non sono disabili o anziani. Per loro si prefigura un percorso di sostegno per l’inserimento nel mondo del lavoro, ma con molti limiti e restrizioni.

La ministra Marina Elvira Calderone vuole portare la bozza di riforma in Consiglio dei Ministri e al tavolo dei sindacati. La ripartizione fondamentale sarà, come già anticipato, tra famiglie povere di occupabili e non. Le non occupabili sono quelle che hanno almeno un minorenne a carico, un over 60 o una persona disabile nello stato di famiglia. Sono invece occupabili i nuclei senza quei soggetti e con almeno una persona tra i 18 e i 60 anni.

Il requisito reddituale per accedere al MIA – cioè l’ISEE – sarà tagliato di oltre 2.000 euro per arrivare a 7.200 euro. Per gli occupabili, l’assegno di base per un single si ridurrà a 375 euro e avrà una durata massima di 12 mesi. Per i non occupabili, l’importo base resterà di 500 euro con una durata confermata di 18 mesi.

Nella fase dell’inserimento nel mondo del lavoro, interverranno le Agenzie per il lavoro al fianco dei Centri per l’impiego. In sinergia, lavoreranno sugli occupabili, con una piattaforma online dedicata all’incrocio di domanda e offerta. L’iscrizione sarà obbligatoria e i beneficiari della MIA – una volta fatti tutti i controlli del caso per evitare irregolarità – perderanno l’assegno anche in presenza di un solo rifiuto a una offerta di lavoro congrua (sarà tale se proveniente dalla propria provincia o da quelle confinanti). Per i non occupabili, invece, resta il percorso di inclusione sociale dei servizi del proprio Comune.

Foto: informazionifiscali

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