Dal 1 ottobre 2025 gli USA sono formalmente in shutdown per sospensione di finanziamenti.
Lo shutdown non è altro che un blocco amministrativo delle attività non essenziali degli USA che si verifica quando il Congresso non approva la legge di bilancio entro l’inizio di un nuovo anno fiscale. Una situazione non nuova (si era verificata l’ultima volta nel 2018) ma che paralizza gran parte del Paese causando disagi a circa 900.000 lavoratori.
Musei e parchi pubblici vengono chiusi, alcuni processi rinviati, centinaia di migliaia di dipendenti entrano in un temporaneo congedo non retribuito mentre molto che lavorano nei servizi federali essenziali (come la NASA o il dipartimento della difesa) continuano a lavorare ma senza stipendio.
Lo stallo si è verificato in quanto i repubblicani non hanno i numeri per far approvare la legge di bilancio, che i democratici al momento si rifiutano di approvare finché non vengono negoziati alcuni tagli sulla sanità previsti.
Una situazione che non sempre si risolve in poco tempo. Lo shutdown del 2018, ad esempio, è durato 35 giorni.
Intanto, il presidente USA Donald Trump ha definito lo shutdown come ‘un’occasione per tagliare le spese’ minacciando di tagliare finanziamenti a programmi promossi dal partito democratico. Poi, ha negato di voler utilizzare questo momento di stallo come strumento politico. Sulle spine moltissimi dipendenti federali che temono per il loro futuro dopo le decine di migliaia già licenziati nel corso dell’anno per i tagli alle spese e ai finanziamenti. Per loro, lo shutdown potrebbe rappresentare il pretesto per ulteriori licenziamenti.
E si teme anche per la sicurezza: lo shutdown colpisce anche alcune forze dell’ordine come l’FBI.
Fonti: BBC, OPEN, FanPage