La centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, vicina alla località di Enerhodar è stata attaccata dalle truppe russe. Un incendio scoppiato in un reattore spento è stato
sedato dopo qualche ora evitando una catastrofe. I leader europei e la Casa Bianca intanto vanno avanti sulla strada delle sanzioni sempre più dure nei confronti della Russia e di Putin
che non intende fermare l’offensiva sull’Ucraina. Intanto in Russia non si riesce più ad accedere ad alcuni media internazionali e a Facebook.Le attrezzature essenziali della grande
centrale nucleare di Zaporizhzhia, colpita e incendiata da tiri d’artiglieria russa nel sud dell’Ucraina, “non sono state compromesse dall’incendio” e il personale dell’impianto sta prendendo
“misure” per la sua messa in sicurezza. E’ quanto ha dichiarato l’Aiea, l’Agenzia Onu per l’energia atomica in un comunicato su Twitter. Joe Biden ha parlato con il presidente ucraino,
Volodymyr Zelensky, per ricevere un aggiornamento sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa. “Biden si è unito a Zelensky nel sollecitare la Russia a fermare le
attività’ militari nell’area e consentire ai pompieri l’accesso al sito”. Lo riferisce la Casa Bianca. Le autorità ucraine hanno affermato che finalmente sono riuscite a far arrivare
i pompieri alla centrale nucleare di Zaporizhazhia per spegnere l’incendio ad una delle unità colpite dall’artiglieria russa e che la sicurezza dell’impianto è stata ora “ripristinata”.
Le autorità ucraine hanno anche smentito presso l’Area che si siano verificati innalzamenti del livello di radiazioni attorno alla centrale. “Il direttore della centrale ha assicurato
che la sicurezza nucleare è ora garantita”, ha scritto su Facebook Oleksander Starukh, capo dell’amministrazione militare della regione di Zaporizhazhia.