Due giornalisti sono stati uccisi durante i raid russi su Kramatorsk. I due reporter avevano seguito la guerra fin dal primo giorno ed avevano documentato gli esiti terribili del conflitto.
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Due giornalisti sono stati uccisi durante i raid russi su Kramatorsk.
“La giornalista Olena Hubanova (Freedom TV) e il cameraman Yevhen Karmazin sono stati uccisi a Kramatorsk da un attacco di droni nemici. Hanno seguito le linee del fronte più calde nel Donetsk fin dal primo giorno, denunciando le evacuazioni e i crimini di guerra russi. Profonde condoglianze alle loro famiglie e ai loro colleghi”.
Con questo messaggio Vadym Filashkin, capo della regione del Donetsk, sui social media, ha annunciato la morte dei due giornalisti in seguito ad un attacco da parte di un drone russo Lancet a Kramatorsk. Filashkin ha anche pubblicato la foto di un’auto distrutta nella quale viaggiavano i due colleghi e presumibilmente degli effetti personali dei giornalisti, tra cui giubbotti antiproiettile con la scritta “Press”. A quanto pare, insieme alle due vittime, si trovava anche l’inviato speciale del canale, Oleksandr Kolychev, che è sopravvissuto seppur sia rimasto ferito ed è stato trasportato in ospedale.
Uno dei conduttori della tv, Yuriy Kulinich ha sottolineato che Elena e Yevhen lavoravano nei “punti più caldi” della regione di Donetsk e ha espresso le sue condoglianze ai parenti delle vittime. Olena Hubanova era nata a Yenakiieve, nella regione di Donetsk, nel 1982 ed ha sempre lavorato nel mondo del giornalismo. Yevhen Karmazin era originario di Kramatorsk e aveva 33 anni. Con loro sale a 15 il numero di giornalisti morti dal 24 febbraio 2022, nel 113 dal 2014.
Fonte: Fanpage
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