Uccise un ladro in fuga: vigilante arrestato per omicidio volontario

14 Marzo 2025 - 9:05

Uccise un ladro in fuga: vigilante arrestato per omicidio volontario

Il gip del tribunale di Roma ha disposto la custodia cautelare per l’indagato Antonio Micarelli, il vigilante che sparò a un ladro in un condominio di via Cassia a

Roma lo scorso febbraio. L’uomo à stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario. Ad incastrarlo sarebbe stato un video che dimostrerebbe che

non fu legittima difesa. I carabinieri hanno diffuso il video ripreso dalle telecamere di sorveglianza che ha ripreso tutta la scena e non sembra lasciare

spazio a dubbi: il vigilante ha sparato più colpi di pistola ad altezza uomo, cercando di colpire i ladri in fuga. Nelle immagini si vede la guardia

giurata con la pistola in mano mentre lascia partire diversi colpi. I militari hanno descritto così la dinamica dei fatti: Micarelli scende nel piazzale

davanti alla palazzina, un ladro corre per raggiungere il cancello di uscita, lui lo insegue e gli punta la pistola alle spalle. Spara due colpi, ma il ladro riesce a

fuggire. Poi l’indagato si avvicina a una macchina parcheggiata nel piazzale e punta l’arma direttamente verso lo sportello lato guidatore.

Fa fuoco, ma il conducente riesce a scappare. Successivamente, la guardia giurata si avvicina a un terzo ladro, Antonio Ciurciumel, che tenta anche lui di scappare,

scavalcando una staccionata di metallo. Spara ancora e colpisce in testa il malvivente, che morirà poco dopo in ospedale. La moglie della vittima: Anton scappava.

Ormai non metteva più paura a nessuno. Anton non me lo riporterà più nessuno, non voglio vendetta. Però l’uomo che ha sparato deve pagare”,

ha spiegato Anna, la moglie 21ene di Anton Ciurciumel. “Certo che ha sbagliato a commettere la rapina. Avrebbe dovuto pensare che stava

correndo un pericolo. Che la legge va rispettata. Lui ha sbagliato. Lo urlo, più forte che posso. Perché mi senta il mondo. Ma non doveva morire”,

ha spiegato. Gli avvocati Maiella e Carbutti hanno spiegato a Fanpage.it che “nel caso in cui una persona spari ad un ladro in fuga, come quanto accaduto sulla

Cassia, non si configura la difesa legittima in quanto viene a mancare il primo principio elencato sopra, ossia quello di pericolo attuale.

Già la Giurisprudenza con diverse sentenze ha affermato in maniera inequivocabile che se un ladro scappa è “un pericolo ormai passato” dunque non si

può parlare di difesa legittima, a prescindere da ciò che il ladro abbia precedentemente fatto prima di scappare. Tuttavia si tratta di un dicorso generale, esistono poi particolari situazioni che vanno valutate caso per caso”. Fonte Fanpage.it.