Ucciso la giovane moglie,Nadine Lotta nel dicembre del 2019,massacrandola di botte e rendendola irriconoscibile.
Pochi giorni fa in carcere,dove sta scontando la pena dell’ergastolo,si è messo contro alcuni detenuti ed uno di questi in particolare gli ha squartato il volto.
La donna fu massacrata così duramente che il suo volto era a malapena riconoscibile e, secondo quanto riferito, lo staff medico arrivato sulla scena rimase “profondamente scioccato” dalle sue ferite. Una violenta aggressione avvenuta mentre la loro figlioletta di 6 anni dormiva nelle vicinanze. Nadine morì tre giorni dopo per le ferite “estreme e assurde” al St Vincent’s Hospital. Durante il processo fu costruito che aveva subito “lesioni traumatiche alla testa, al collo e al torace”.
Stando a quanto ricostruito, l’uomo sarebbe stato aggredito da un detenuto “di basso livello”. Si pensa che l’attacco sia stata un tentativo da parte di entrambi “di stabilirsi al vertice della gerarchia” all’interno del carcere. Il Sunday World ha riferito che, stando alle sue fonti, anche un uomo della banda criminale Kinahan, Gary Thompson, è stato picchiato per le stesse motivazioni diverse settimane fa.
Fonte: fanpage