Alla stazione Centrale di Milano le forze dell’ordine hanno fermato un 36enne che stava per salire sul delle 9.10 diretto a Ventimiglia. L’uomo era in fuga,
quando a Paternò, in provincia di Catania, si era allontanato da un’area di servizio di via Verga dopo aver discusso con il 26enne. Il giovane è stato trovato morto
sull’asfalto e secondo quanto reso noto, sarebbe stato ucciso a coltellate. Il 36enne senza fissa dimora dopo aver abbandonato senza vita il 26enne con il quale
aveva litigato, ha attraversato tutta Italia in 48 ore. Stando a quanto sostiene l’accusa, ad uccidere il 26enne sarebbe stato proprio il 36enne che è stato poi
fermato alla stazione Centrale di Milano, poco prima di partire per Ventimiglia. I carabinieri di Milano sono stati allertati dai colleghi catanesi che ora
indagano per omicidio. Il sospettato è stato rintracciato grazie al cellulare che aveva agganciato una cella telefonica nel capoluogo lombardo,
rivelando così alle forze dell’ordine la posizione. Pochi istanti dopo aver agganciato la cella lombarda, il telefono è stato spento. I militari sono però
riusciti a rintracciare il 36enne in stazione, poco prima che salisse sul treno Intercity per Ventimiglia. Stando alle prime informazioni, i due avrebbero
avuto una feroce discussione poi sfociata in una colluttazione. La lite è finita poi a coltellate, con il 26enne che ha avuto la peggio e che si è accasciato sull’asfalto in
una pozza di sangue. A quel punto, il 36enne ha lasciato la Sicilia per raggiungere la stazione Centrale di Milano e poi fuggire all’estero.
Il 36enne non era mai stato fotosegnalato e lavorava in Sicilia come bracciante agricolo. Gli inquirenti ora sono al lavoro per capire la dinamica dell’omicidio avvenuto verosimilmente nel pomeriggio di domenica e il movente dietro il delitto. Fonte fanpage.it.