Uccide l’ex moglie a colpi di pistola: la figlia: “Spero marcisca in prigione e che muoia da solo ”

10 Maggio 2021 - 22:11

Uccide l’ex moglie a colpi di pistola: la figlia: “Spero marcisca in prigione e che muoia da solo ”

Uccide l’ex moglie a colpi di pistola ed accusa un malore durante l’interrogatorio: ma la figlia non ha dubbi:

“Spero marcisca in prigione, marcisca per il male che ha fatto, che muoia da solo”.

Senza mezzi termini e con il dolore immenso che solo la perdita di una madre può innescare, perdita ad opera della rabbia armata di quello che chiamavi padre.

Lo sfogo davanti ai cronisti della 26enne Eleonora Bianco sta tutto in questa equazione.

Il 7 maggio a Torino suo padre, un vigilante, aveva ammazzato la madre Angela Dargenio facendo fuoco con la pistola d’ordinanza e la giovane donna non vuole neanche sentir parlare di pietà.

La 48enne era rimasta vittima di ritorno dalla spesa e subito dopo una fugace chiacchierata con un’amica parrucchiera della furia del marito.

Marito che l’aveva attesa davanti al cancello della palazzina in cui vivevano, in corso Novara nei pressi del cimitero monumentale.

La coppia si stava separando ma per restare vicini ai due figli avevano optato per una coabitazione nello stesso immobile.

Secondo i verbali della Polizia intervenuta sul luogo il marito.

Una guardia giurata 50enne, aveva aspettato la donna ed aveva fatto fuoco per poi consegnarsi agli agenti, allertati dai vicini che avevano sentito gli spari.

Condotto in commissariato l’uxoricida era apparso confuso, frastornato, in lacrime e scosso al punto tale che il suo avvocato aveva chiesto un’interruzione.

Pare che alla base dei dissapori fra i coniugi ci fossero questioni legate al denaro da dare ai figli.

Ma la versione è mutuata solo da confidenze fatte dall’indagato a terze persone.

Sta di fatto che Eleonora, che abita con il compagno ed un figlio piccolo di fronte al luogo della tragedia.

È stata prima ascoltata in Questura a poi fatta oggetto di alcune fugaci domande da parte dei cronisti presenti all’ingresso.

E in quelle circostanze ha pronunciato una frase che, in un contesto devastante come quello che sta vivendo legato all’ennesimo femminicidio, appare quanto meno comprensibile.