Sono stati ritrovati alcuni biglietti scritti dal pugno di Gianni Dughetti, il 66enne che ha ucciso la madre e poi si è gettato da un burrone nella giornata di ieri.
La tragedia ha quindi dietro alcune motivazioni che l’uomo ha voluto lasciare per iscritto. Da ciò che si apprende, il 66enne avrebbe incontrato molte difficoltà nel prendersi cura della madre anziana. Pare che la donna, 84enne, fosse appena rientrata da una RSA, dopo essere rimasta vittima di un incidente stradale che le avrebbe impedito di deambulare autonomamente.
Nell’abitazione dove i due vivevano, a Cervarezza, in provincia di Reggio Emilia, sarebbero stati trovati alcuni biglietti in cui l’uomo avrebbe esplicato le motivazioni del estremo gesto. “Diversi scritti in luogo di sua disponibilità” in cui il 66enne avrebbe messo nero su bianco la volontà di farla finita. Così ha dichiarato Calogero Gaetano Paci, procuratore di Reggio Emilia.
Una storia di solitudine e disperazione, insomma, quella andata in scena ieri. “L’augurio è che nessuno si erga a giudice di quanto è successo. Questa è una tragedia che spezza il cuore di una comunità. L’unica cosa da fare ora è chiudersi in un rispettoso silenzio.” Queste le parole del sindaco Enrico Ferretti, rese note tramite un post su Facebook.
L’uomo, ex imprenditore, senza figli e celibe, era molto noto nella zona per essere stato il presidente di una società di pallavolo e pallacanestro, la LG Competition. L’uomo era, inoltre, allenatore e nel corso della carriera ha formato diversi atleti. “Una persona buona e solare che ha donato gioia e amore, alla sua famiglia, alla comunità in cui operava” ha dichiarato ancora il sindaco di Ventasso.
Gianni Dughetti aveva due fratelli, mentre il padre, separato dalla moglie, vive a Castelnovo Monti. Le salme dei due si trovano adesso all’obitorio di Modena, ancora in attesa di ricevere il nulla osta per poter poi eseguire i funerali.
Fonte: Fanpage.it
