Tragedia ad Eboli, in provincia di Salerno, nella serata di martedì 6 marzo in una palazzina in via Bartolo Longo, nel Rione della Pace.
Il 47enne Vincenzo Santimone ha ucciso il padre 76enne Riccardo Santimone.
La vittima è stata sgozzata per motivi ancora da chiarire al termine di una lite con il 47enne che è stato tratto in arresto.
Vincenzo Santimone si è avventato sul padre con un’arma da taglio, in casa la madre allettata
Quando sono intervenuti i carabinieri della locale Compagnia allertati da alcuni residenti impauriti dalle urla provenienti dall’abitazione dell’uomo per il 76enne non c’era più nulla da fare.
É stato ritrovato in bagno in un lago di sangue.
L’uomo soffre di disturbi psichici ed anche in passato ci sarebbero state violente discussioni.
Al momento dell’aggressione mortale ,era presente anche la moglie di Riccardo Santimone che può muoversi solo con l’ausilio di una sedia a rotelle.
Dopo aver ucciso il genitore il Vincenzo Santimone ha chiamato il fratello.
La vittima era conosciuta ad Eboli come un grande lavorato che aveva dedicato tutta la sua vita alla famiglia.
Il 47enne soffre di disturbi psichici, dopo l’aggressione mortale ha chiamato il fratello
Dopo aver lavorato a lungo come gommista era stato assunto da una struttura socio sanitaria.
Assisteva amorevolmente la moglie malata ed era stato sempre vicino a quel figlio che era entrato in un tunnel dal quale non è più uscito.