Mentre mezza Italia, con gli ultimi cambi di colore decisi ieri (Emilia Romagna, Campania e Molise arancioni da domani domenica 21 febbraio), è in zona arancione e l’Iss lancia l’allarme per il peggioramento della situazione, si avvicina sempre più la data del 25 febbraio.
Data chiave in cui scade il divieto di spostamenti anche tra le regioni gialle, e monta la richiesta delle regioni per il superamento dello schema a colori.
E’ stato le stesso Bonaccini, preoccupato dei dati in crescita che arrivano dalla sua regione, ad avanzare la proposta di istituire una restrizione omogena in tutt’Italia di qualche settimana.
E l’ipotesi può esesre quella di un’unica fascia arancione. Un’ipotesi che sembra non dispiacere al ministro Speranza ma che non trova l’unanimità tra i governatori. Per la creazione di un sistema omogeneo sono d’accordo Attilio Fontana (Lombardia) ed Eugenio Giani (Toscana).
Scettico invece è Giovanni Toti (Liguria): “Ristoranti e bar chiusi, tutta Italia in arancione non mi sembra sostenibile. Facciamo invece delle divisioni su base provinciale”.
Il documento che uscirà questa sera dal confronto sarà sottoposto al governo. Del resto lo stesso Draghi ha sottolineato la necessità di un confronto con le Regioni.
Gli esperti, inoltre, sono preoccupati per la variante inglese. La situazione epidemiologica in Italia, infatti, starebbe peggiorando proprio a causa delle varianti.
Soprattutto quella inglese, che determinerebbe un aggravamento della malattia, secondo l’Istituto superiore di sanità potrebbe diventare dominante.
Sono quindi ancora necessarie prudenza e cautela. Ragion per cui le regole anti contagio potrebbero presto inasprirsi per frenare la circolazione dell’infezione.
“Lo scenario è in peggioramento. Per la terza settimana consecutiva abbiamo incremento dell’incidenza e dell’Rt. Ciò richiede misure di mitigazione e attenzione perché la circolazione di varianti, sia di quella inglese, che diventerà dominante, che di quella brasiliana, presente nel Centro Italia,
e di quella sudafricana, di cui conosciamo pochi e piccoli cluster di importazione, impongono di continuare con la prudenza”,ha detto ieri il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro.
Una stretta in tutto il Paese potrebbe già arrivare dal prossimo 25 febbraio, quando dovrebbe scadere anche il divieto di spostamento tra Regioni: si potrebbe pensare a far entrare tutta Italia in zona arancione o mettere in campo un lockdown soft per qualche settimana per cercare di piegare la curva dei contagi.