Yuki Tsunoda ha parlato per la prima volta dopo la decisione che ha cambiato il corso della sua carriera: il suo allontanamento dalla Red Bull e l’esclusione dalla griglia di Formula 1 per il 2026. Il giapponese, dopo cinque stagioni all’interno del programma della scuderia di Milton Keynes, è stato infatti rimpiazzato da Isack Hadjar per il team ufficiale, mentre la Racing Bulls schiererà il giovane Arvid Lindblad accanto al confermato Liam Lawson. Per Tsunoda resta un ruolo da collaudatore e pilota di riserva, un ridimensionamento che lui stesso ha definito “incredibilmente duro”.
Alla vigilia del Gran Premio di Abu Dhabi, il 25enne ha raccontato la frustrazione legata a un annuncio arrivato quando la stagione 2025 non era ancora terminata. “Scoprire che non avrò un posto da pilota nel 2026 è stato incredibilmente duro”, ha ammesso sui social, mostrando la difficoltà nell’assorbire un taglio così netto dopo un percorso lungo e spesso complesso nel mondo Red Bull.
Il suo passaggio alla squadra ufficiale, avvenuto a stagione in corso, non ha prodotto i risultati sperati. Nonostante alcuni lampi di velocità, Tsunoda non è riuscito a trovare continuità: i soli 30 punti raccolti, il pesante incidente di Imola e la fatica nel tenere il ritmo degli aggiornamenti hanno inciso pesantemente sulla valutazione finale del team. Un quadro che, secondo la dirigenza guidata da Laurent Mekies, non garantiva abbastanza certezze in vista del nuovo ciclo tecnico del 2026.
Il giapponese, però, non ha alcuna intenzione di arrendersi. “Sono determinato a lavorare più duramente che mai per dimostrare che merito un posto in griglia”, ha scritto, assicurando di voler sfruttare ogni occasione come collaudatore. Tsunoda guarda avanti, consapevole delle difficoltà ma deciso a tornare: “La storia non finisce qui. Non è ancora finita”.
fonte: fanpage
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