Donald Trump annuncia nuovi dazi reciproci nel suo atteso discorso, poco dopo le 22 italiane di ieri sera. La firma arriva quasi un’ora dopo, al termine di un intervento dai toni aggressivi.
Il piano prevede un dazio minimo del 10% a partire dal 5 aprile. Dal 9 aprile, circa 60 Paesi subiranno tariffe aggiuntive per compensare le barriere doganali e regolatorie imposte agli Stati Uniti. In particolare, l’Europa vedrà dazi al 20%, mentre la Cina affronterà un’aliquota complessiva del 54%, sommando il nuovo 34% alle tariffe già in vigore.
Un’altra misura chiave scatterà a mezzanotte: un dazio del 25% sulle auto straniere. Trump definisce questa giornata “una delle più importanti della storia americana” e invita i leader stranieri a eliminare le proprie barriere commerciali.
L’impatto sui mercati
Secondo Bloomberg, i nuovi dazi porteranno l’imposizione complessiva sui beni cinesi al 54%. L’agenzia cita un funzionario dell’amministrazione americana, ricordando che all’inizio dell’anno gli Stati Uniti avevano già imposto tariffe del 20% sulle importazioni cinesi.
Alcuni settori restano esenti dalle nuove tariffe. Acciaio, alluminio e automobili continueranno a seguire i dazi specifici già in vigore. Anche rame, prodotti farmaceutici, semiconduttori e legname non subiranno aumenti immediati, ma potrebbero essere colpiti da future tariffe mirate. Esclusi anche lingotti ed energia non disponibili negli Stati Uniti.
Reazione di Wall Street
I mercati reagiscono con pesanti perdite. Dopo l’annuncio, i future di Wall Street crollano. Il Dow Jones perde il 2,42%, il Nasdaq scende del 4,5% e lo S&P 500 segna -3,55%. I titoli tecnologici subiscono i danni peggiori. Apple crolla del 6,85%, Amazon perde il 6,05% e Tesla il 6,10%.
