Trovato morto il 48enne scomparso, arrestata per sospetto omicidio una coppia

17 Aprile 2025 - 8:39

Trovato morto il 48enne scomparso, arrestata per sospetto omicidio una coppia

A Teramo, in un laghetto di Corropoli è stato ritrovato il corpo di un uomo senza vita con diverse ferite da arma da taglio, in un piccolo invaso artificiale

della Val Vibrata, tra Sant’Omero e Nereto. Si tratta di Martino Caldarelli, 48 enne scomparso venerdì pomeriggio dalla sua casa di San Pietro a Isola del

Gran Sasso, dove viveva con la madre. Accusati dell’omicidio, un uomo di 41 anni e una donna di 26 anni, ritenuti i responsabili del delitto, e attualmente in

carcere. Secondo i carabinieri, i due avrebbero adescato la vittima sui social. L’uomo, dopo essersi recato nell’abitazione della donna, si sarebbe trovato

di fronte la coppia, forse per un tentativo di rapina. A quel punto la situazione sarebbe degenerata fino al delitto. La coppia ha precedenti per reati contro il

patrimonio e legati alle sostanze stupefacenti. Accertamenti sono in corso su altri tentativi di adescamento recentemente messi in atto dalla coppia.

Le successive indagini hanno consentito di ricostruire il contesto in cui sono maturati i fatti: un ambiente di persone che vivono di espedienti.

Gli accertamenti hanno consentito di risalire alla donna, che, peraltro, stava per suicidarsi ed è stata salvata dagli investigatori. E’ stata lei, con le

sue dichiarazioni, a consentire di individuare il corpo. Da parte dei due, entrambi del posto, non c’è stata una vera e propria confessione, ma dichiarazioni

“molto significative”, è stato sottolineato dagli inquirenti. Prima una violenta colluttazione, poi le coltellate. Il corpo di Caldarelli a quel punto viene

trasportato in un’area di campagna a pochi chilometri dalla casa in cui si sono svolti i fatti e viene buttato in acqua, legato a un peso. Le indagini,

scattate inizialmente in relazione alla scomparsa dell’uomo, hanno subito portato gli investigatori nell’area della Val Vibrata, dove si trova l’ultima cella telefonica

agganciata dal cellulare del 48enne. La svolta nell’attività investigativa c’è stata domenica sera, quando a Giulianova (Teramo) è stata ritrovata

l’automobile della vittima. Il mezzo era stato riverniciato e dato alle fiamme, forse per cancellare eventuali tracce di Dna. Attraverso il telaio i

carabinieri hanno accertato che si trattava proprio del veicolo di Caldarelli. Da quel momento gli inquirenti hanno cominciato a lavorare sull’ipotesi di una morte violenta. Fonte Tgcom24.