Ha destato scalpore a Ischia il caso di una donna che si è separata dal marito per vivere la propria tresca con un prete. La 35enne, una casalinga napoletana, ha allontanato da casa il coniuge pochi giorni prima di Natale, nonostante avesse con lui due figli. Intanto la diocesi di Ischia, che tratta la vicenda con grande discrezione, ha riferito che il sacerdote si è sospeso autonomamente dalle funzioni religiose.
La tresca più discussa degli ultimi giorni vede coinvolti una casalinga 35enne e un prete 58enne. Il religioso è il parroco di Schiavone e Pestaccio-Vetoliere, due contrade della zona. La parrocchiana era invece una volontaria che lo assisteva nelle pulizie della chiesa. La liaison tra i due, ora venuta a galla, durava probabilmente da un po’ di tempo e ha lasciato sgomenti Carlo Villano, vescovo di Pozzuoli e Ischia, e la diocesi tutta.
Monsignor Villano ha chiesto cautela riguardo la vicenda. “Sono momenti difficili, ma come ripeto spesso: dobbiamo tenerci per mano”. Il Movimento Internazionale Preti Sposati si è invece espresso sul caso per spingere le proprie proposte. “I preti sposati con le loro famiglie potrebbero essere una grande ricchezza per la Chiesa. Potrebbero essere riaccolti con un provvedimento canonico del Papa a servizio attivo pastorale nelle chiese senza prete o in servizi diocesani. […] I preti sposati con regolare percorso di dimissioni, dispensa e matrimonio religioso, rimangono sacerdoti per sempre. La dispensa ottenuta per il matrimonio non annulla il sacerdozio”.
Fonte: ANSA; Open
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