Tre indagati per la morte di una donna di 47 anni dopo un liposuzione in ambulatorio

11 Giugno 2025 - 8:01

Tre indagati per la morte di una donna di 47 anni dopo un liposuzione in ambulatorio

Al pronto soccorso del Policlinico Umberto I di Roma è morta una donna di 47 anni, originaria dell’Ecuador. La 47enne aveva accusato un malore durante un intervento di liposuzione presso uno studio di medicina

estetica. Nella struttura stessa, chirurgo, anestesista e infermiera avevano tentato inizialmente di rianimare la donna senza allertare immediatamente i servizi di emergenza. Solo dopo diverse ore è stata

contattata un’ambulanza privata con medico a bordo, evitando di chiamare il 118. Sul mezzo di soccorso la donna è stata intubata e sottoposta a massaggio cardiaco da parte dell’anestesista che la

accompagnava. Perdita di coscienza associata a un’ipotensione marcata e un quadro generale di shock da ricondurre a molteplici cause per la morte della donna. Il medico della struttura privata,

Jose Lizarraga Picciotti, peruviano di 65 anni, era stato denunciato per lesioni, riguardo a interventi avvenuti nel 2006 e nel 2018, da pazienti che si erano sottoposte a liposuzione e interventi di chirurgia

estetica. Anche l’anestesista ha alcuni precedenti per vicende, però, non legate alla professione medica. Mercoledì il pm Andrea D’Angeli, titolare del procedimento, affiderà l’incarico per l’autopsia. L’ambulatorio di

medicina estetica, che è stato posto sotto sequestro dalle autorità, non aveva l’autorizzazione: l’ultima, della durata di 5 anni, era stata ottenuta nel 2007. Le indagini sono condotte dalla Polizia di Stato per

chiarire le responsabilità e le eventuali negligenze nella gestione dell’emergenza medica. Il caso riaccende i riflettori sulla sicurezza negli ambulatori di medicina estetica privati e sull’importanza di

protocolli di emergenza adeguati durante gli interventi chirurgici, anche quelli considerati di routine. Situato nel quartiere Primavalle, zona Torrevecchia il centro privato era sprovvisto di autorizzazioni.

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, iscrivendo nel registro degli indagati tre persone: il chirurgo estetico, l’anestesista e l’infermiera presente durante l’intervento. Fonte Tgcom24.