Negli Stati Uniti, a Coney Island, a New York, sono stati ritrovati tre bambini morti su una spiaggia. Sono due maschi e una femmina: Zachary, di 7 anni; Liliana, di 4 anni; Oliver, di tre mesi.
Le ricerche sono iniziate all’1:40 di notte, quando un membro della famiglia chiama il 911, impaurito dall’idea che la madre dei bambini potesse far loro del male. Gli agenti si sono prima recati a casa della donna, in Neptune Avenue, a Brooklyn. Lì, però, anziché trovare la donna, incontrano il padre, che consiglia alla polizia di cercare sul lungomare di Riegelmann Boardwalk. Alle 3:30 gli agenti rintracciano la madre, Erin Merdy, sulla Brighton 6th Street. Kenneth Corey, capo della polizia di New York, la descrive come “fradicia, scalza e in stato confusionale”.
Alle 4:42 del mattino, i poliziotti trovano i corpi dei bambini sulla spiaggia all’altezza della 35esima strada, a poco più di quattro chilometri dalla Brighton 6th Street. Qualsiasi tentativo di soccorso è stato futile: i tre bambini verranno dichiarati morti al Coney Island Hospital.
Erin Merdy è finora l’unica sospettata, ed è stata interrogata ieri dalla polizia. Sembra che la donna in passato avesse sofferto di disturbi psichiatrici, tesi confermata dai suoi parenti. Ma non è al momento sottoposta ad alcun trattamento psichiatrico. Inoltre la polizia “non ha notizie riguardo a eventuali precedenti di casi di abuso o abbandono dei bambini annegati”.