Trasparenza e prospettive: quale futuro per lo stadio Collana

9 Ottobre 2019 - 21:24

Trasparenza e prospettive: quale futuro per lo stadio Collana

Trasparenza e prospettive: quale futuro per lo stadio Collana, tanti sportivi sono scesi in campo per riconsegnare l’impianto ai cittadini

Si è tenuta oggi, presso la “Sala Guido Pepe” della sede CONI, la conferenza “Trasparenza e prospettive: quale futuro per lo stadio Collana”. Nel corso della cerimonia sono intervenuti il presidente del CONI Sergio Roncelli, l’avvocato delle associazioni Corrado Diaco, il presidente delle associazioni Sandro Cuomo, l’assessore allo sport Ciro Borriello, il vicepresidente della quinta municipalità Antonio Iozzi, il presidente della Cesport Giuseppe Esposito, il presidente della Fidal Napoli Corrado Grasso, il presidente della Fin Campania Paolo Trapanese, il presidente della Federazione Judo Napoli Claudio Nasti.

Queste le parole del Presidente del CONI, Sergio Roncelli: “il CONI è sempre a disposizione per cercare un accordo tra le parti che tenga conto degli interessi di tutti i soggetti coinvolti; mi auguro che il Collana riapra quanto prima per consentire alle società di continuare il proprio operato nel territorio”.

Sulla vicenda non poteva non intervenire il presidente della associazioni Sandro Cuomo: “La società vincitrice del bando di gara ha disatteso il bando, la convenzione del 23 luglio 2018 firmata tra le parti Regione e Giano, nonché l’atto aggiuntivo alla convenzione che, di fatto, stravolge interamente il bando di gara, sollevando interamente la Giano da tutti gli oneri amministrativi oltre a numerosi benefit concessi, che le consentono di disporre del Collana senza alcuna spesa e con introiti garantiti. I sette milioni di Euro annunciati con il credito sportivo non sono stati mai neppure richiesti all’istituto di credito, probabilmente perché alle nuove condizioni concesse dalla Regione Campania non serviranno in quanto la Giano non avrebbe alcun onere da fronteggiare!

La riapertura parziale di alcune aree annunciata trionfalmente dalla Regione Campania sul comunicato di ieri, getta fumo sulla vicenda per nascondere le reali problematiche: il bando è legge, ed è stato violato, provocando interesse della magistratura, della Corte dei conti, del TAR e dell’ANAC! Le palestre che si apriranno si apriranno perché l’ARU sta facendo la sua parte, non la Giano… e non è normale che un impianto di questa valenza venga concesso per 15 anni a titolo totalmente gratuito, senza canoni, per giunta già ristrutturato con fondi pubblici e con svariati benefit a carico dei cittadini con i soldi pubblici in totale violazione del bando di gara origine dell’affidamento! Qui ci troviamo di fronte ad un affidamento diretto, non all’aggiudicazione di una gara…

Ciò che sta accadendo è un insulto agli sportivi, ai cittadini ed alla gente comune! Ci auguriamo che la Magistratura faccia chiarezza in fretta”.

Chiare le dichiarazioni dell’assessore Borriello “Ad oggi non mi spiego come tutto questo sia potuto accadere, il Collana rappresenta l’impianto sportivo più importante di tutta la regione, quando fu inserito tra le strutture idonee per le attività delle Universiadi ci fu una grande speranza per la risoluzione delle problematiche, dopodiché sono susseguite una serie di vicende avvolte dal mistero più totale. La Giano sta beneficiando di una serie di agevolazioni che lanciano non pochi sospetti sulla questione, attirando l’attenzione di diversi organi di giustizia. Per molto tempo le associazioni hanno portato avanti il Collana tra mille difficoltà rappresentando un punto fermo della nostra città, in poco tempo si è scesi nel baratro più totale, un punto di non ritorno. Ci dichiariamo assolutamente al fianco delle associazioni e per avere chiarezza sulle modalità ed i tempi di apertura, fino ad arrivare ad un punto di rottura sulla regione, la questione non è più rinviabile. Sono disposto a qualunque tipo di manifestazione al fianco del Comitato delle Associazioni e pronto anche ad occupare lo Stadio, se occorresse!”.

Dello stesso avviso il vicepresidente della quinta municipalità Antonio Iozzi, “Riagganciandomi alle parole dell’assessore Borriello ritengo che quanto sia accadendo a Santa Lucia sia una mistificazione dei fatti clamorosa; la chiusura del Collana ha creato un disagio inspiegabile ma soprattutto insostenibile. Riscontro una totale assenza di dibattito di tutte le forza politiche sulla vicenda, la stessa politica che ha creato questo disastro e dovrebbe uscire allo scoperto prendendosi le proprie responsabilità, avendo indetto un bando cinque anni fa che ad oggi ha creato solo problemi al territorio. L’affidamento del Collana al Comune era garanzia di utilizzo dell’impianto, con l’aiuto encomiabile delle associazioni, auspico che la struttura venga nuovamente riconsegnata al pubblico quanto prima”.

Breve ma conciso il presidente della Fidal Napoli Corrado Grasso: “È stato chiaro fin da subito che qualcosa non funzionava, noi associazioni in questi tre anni abbiamo perso un patrimonio di atleti notevoli, subendo un danno sociale ed economico di non poco conto. Auspico che chi di dovere intervenga secondo legge in modo da risolvere questo problema che ci affligge da anni”.

È intervenuto per la Federazione Judo Claudio Nasti: “Non si sa chi sia la Giano, la regione non ha avuto alcun interesse riguardo la società assegnataria, noi associazioni abbiamo permesso la gestione dell’impianto per lungo tempo ottenendo grandissimi risultati. La situazione è inaccettabile ed è arrivato il momento che la regione si faccia carico dei propri errori”.

A prendere la parola poi è stato il presidente della Cesport Giuseppe Esposito: “. L’atto aggiuntivo dell’11 gennaio è inaccettabile, a che scopo la regione avrebbe deciso di affidare direttamente il Collana alla Giano? Il nostro lavoro, con tanti sacrifici, dura da più di trenta anni, nonostante ciò non siamo stati interpellati minimamente da Giano, eppure noi società continuiamo ad investire senza possibilità di disporre di spazi propri per gli allenamenti. Alla luce di tutti gli esposti fatti, non c’è una minima spiegazione sull’apertura del Collana secondo trasparenza e legalità, è proprio questo il nostro interesse primario, l’apertura dell’impianto secondo legge per salvaguardare le cinquemila persone che quotidianamente usufruivano di esso”.

Successivamente è intervenuto il presidente della Fin Campania Paolo Trapanese: “C’è un’istanza di sport fortissima e noi sportivi abbiamo i crampi allo stomaco per le questioni che logorano l’immagine dello sport stesso. Lo sport ha la capacità per progettare gli impianti, per costruirli e per gestirli; abbiamo tantissime potenzialità che vanno sfruttate. La politica sportiva dovrebbe essere fatta da chi ha dimostrato di poter fare bene in questi anni nello sport. Il problema non è solo degli impianti, ma dei nostri figli che hanno il diritto di giocare”.

A concludere nuovamente è intervenuto Sandro Cuomo con una proposta concreta: “proponiamo alla Regione Campania di verificare eventuali inadempienze della Giano nei confronti degli impegni assunti rispetto al bando di gara ed alla convenzione sottoscritta dalle parti il 23 Luglio 2018; se verificate, chiediamo la revoca immediata dell’affidamento dell’impianto con un conseguente tavolo di lavoro per la gestione del Collana tra Regione, Comune e CONI.

Niente più “atti aggiuntivi riparatori” a violazioni di accordi stabiliti o norme imposte dalla legge.

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