Il 20 gennaio, una donna è morta mentre si trovava in sala operatoria all’ospedale Niguarda di Milano. Per lei doveva essere l’inizio di una nuova vita invece
non c’è stato un lieto fine. La donna si stava sottoponendo a un trapianto di cuore ma purtroppo quello nuovo, subito dopo esser stato impiantato, non ha mai
iniziato a battere. La vittima purtroppo è una donna di 37 anni che come per tante altre persone in attesa di un organo nuovo spero che il trapianto
fosse l’inizio di una nuova vita. La 37enne soffriva di miocardite ipertrofica e aveva bisogno urgentemente di un cuore. Quando è arrivata la notizia di
un cuore nuovo, sono cresciute le speranze di una vita migliore. Poi purtroppo l’operazione non è andata bene. La donna è morta per la stessa malattia per cui è
morta sua madre a 50 anni. Stando a quanto riporta un articolo di SaluteLab, un caso simile non si verificava da oltre un decennio, a conferma di come
la maggior parte di questi interventi vadano a buon fine. Con diverso finale invece la storia di un altro paziente dello scorso dicembre.
Sempre all’ospedale Niguarda di Milano è stato trapiantato un cuore che aveva smesso di battere da 20 minuti, proveniente dall’ospedale di
Circolo di Varese dell’Asst Sette Laghi. Un’operazione mai vista prima perché mai un lasso di minuti così lungo era ritenuto compatibile con la ripresa di
attività del cuore. Allora l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso aveva precisato che “questo risultato consentirà di aumentare il numero dei potenziali donatori”. Fonte fanpage.it.