Sono queste le notizie che non vorremmo mai leggere. L’ ennesima tragedia si è consumata nella serata di ieri 22 Gennaio, nel nostro Paese e più precisamente a Selvazzano Dentro (hinterland di Padova).
Ieri sera, infatti, Lucio Fasolo è stato trovato senza vita sotto la tettoia di un capannone adibito a stalla, a 50 metri da casa, infilzato al torace da un forcone. Un attrezzo di quelli che vengono utilizzati nel lavoro dei campi per il trasporto e il carico delle balle di fieno.
Lucio, di 62 anni, era salito su alcuni bancali accatastati in modo instabile, nel tentativo di bloccare un’infiltrazione di acqua piovana dal tetto della stalla adiacente all’abitazione. Il tetto si era danneggiato a causa del maltempo.
Una volta salito sul tetto però, l’uomo avrebbe perso l’equilibrio. Dopo un volo, il 62enne, sarebbe caduto sopra un’attrezzatura agricola: posto proprio lì sotto, c’era un forcone, il quale era agganciato a un trattore che era parcheggiato sotto di lui.
A causa della rovinosa caduta l’attrezzo gli si è conficcato nel petto, proprio all’altezza del cuore, provocandone la morte immediata.
Immediato l’intervento della pattuglia dei carabinieri di Selvazzano Dentro (hinterland di Padova), che è intervenuta, su segnalazione del Suem, in via Pedagni a Veggiano, dove era stato trovato il corpo senza vita di Lucio.
Inutile, tuttavia, l’intervento dei carabinieri e dei medici del 118. Per l’uomo non c’è stato nulla da fare.
Gli agenti attualmente stanno lavorando per ricostruire le dinamiche del tragico incidente, anche se dai primi accertamenti si esclude la responsabilità di terze persone.
Stando alle prime notizie, la ricostruzione della tragedia conferma l’ipotesi accidentale della causa della morte. Un ennesima tragedia, dunque, avvenuta nel nostro paese. La comunità di Padova è sotto shock per l’accaduto.
Sono tanti, infatti, i messaggi che arrivano dai social di amici e conoscenti di Lucio, i quali si stringono attorno al dolore dei familiari.
Il PM di turno ha disposto l’affidamento della salma ai familiari.