Patrizia Federici, 44enne di Fossombrone, in provincia di Pesaro-Urbino, è morta tragicamente martedì sera alla stazione ferroviaria di Alba Adriatica, in provincia di Teramo. La donna stava attraversando i binari di corsa per non perdere il treno in partenza dall’altra piattaforma, ma non si è accorta che in quel momento sopraggiungeva un altro convoglio merci dal senso opposto, che l’ha travolta uccidendola.
Secondo la ricostruzione della polizia ferroviaria di Giulianova, che ha indagato sull’accaduto attraverso l’esame della scena e l’ascolto dei testimoni, la vittima stava correndo verso un treno della linea Pescara-Novara, in partenza in direzione nord, probabilmente per tornare a casa.
Tuttavia, nella fretta, non si è accorta che stava incrociando la corsa con un altro treno in transito. Nonostante i macchinisti del treno merci abbiano attivato il freno di emergenza, non sono riusciti ad evitare l’impatto.
Tutti i testimoni concordano sul fatto che si sia trattato di un incidente e non di un gesto volontario della vittima. La Procura abruzzese, in accordo con questa valutazione, non ha ordinato l’autopsia sulla salma della Federici e ha dato il via libera per i funerali.
Il padre della donna ha dovuto riconoscere la salma, che per diverse ore non è stata identificata dalla Polizia Ferroviaria.
Gli agenti hanno infatti lavorato tutta la notte per ricostruire l’identità della vittima, cercando i suoi documenti che erano finiti molto lontani dal punto dell’impatto mortale lungo i binari.
I funerali della 44enne si terranno venerdì 17 febbraio alle ore 15 nella Chiesa Parrocchiale di Sant’Antonio Abate a Fossombrone.
Si tratta di un episodio molto doloroso che, ancora una volta, sottolinea l’importanza di prestare molta attenzione quando ci si trova in prossimità di una stazione ferroviaria e di rispettare le norme di sicurezza.