Tragedia a Castellammare di Stabia, nel napoletano. Marito e moglie, 80enni, sono morti a causa di complicanze dovute al Coronavirus nel giro di 24 ore. Una tragedia familiare quella avvenuta nel comune stabiese travolto dall’aumento di contagi.
L’amministrazione, a tal proposito, ha anticipato il coprifuoco alle 20 per tutti e alle 18 per gli under-24: stesse misure nei comuni limitrofi di Gragnano e Santa Maria La Carità.
Gli anziani, Carmine e Maddalena, erano sposati da più di 50 anni e se ne sono andati praticamente assieme, stroncati dalle conseguenze dell’infezione da Covid-19 che nella sola Campania ha ucciso in un anno più di 4.500 persone.
Carmine Gagliardi, portiere in pensione, si è spento nelle scorse ore, quando il suo cuore si è arreso al Coronavirus. Poche ore dopo è toccato alla moglie Maddalena, morta all’interno dell’ala Covid dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, dove era stata trasferita dagli operatori del 118 e dove i medici hanno tentato fino all’ultimo di salvarla.
Entrambi 80enni e compagni di vita da oltre cinquant’anni, sono così morti praticamente assieme, nel giro di ventiquattro ore. Entrambi di Castellammare di Stabia, fanno così tristemente parte delle 73 vittime del Coronavirus in città, che sta facendo registrare numeri sempre più alti in questa piena seconda ondata.
In città si contano oltre duemila casi attivi, e sempre più frequentemente si tratta di giovani e talvolta perfino di bambini in tenera età. Da qui la decisione del sindaco Gaetano Cimmino a “rinforzare” le misure anche per la zona rossa nella propria città.
Misure condivise anche dalle vicine città di Gragnano e Santa Maria La Carità, di fatto incastonate nel tessuto urbano stabiese.
Trecentottanta giorni dopo il primo morto per Coronavirus, il 77enne Adrian Trevisan all’ospedale di Schiavionia, l’Italia conta 100.000 vittime.
Il dato è secondo in Europa solo al Regno Unito, che ha superato i 124.000 decessi ma che, negli ultimi mesi, ha abbassatato tasso di mortalità da 18 a 2,5 ogni milione di abitanti grazie alla sua decisa campagna di vaccinazione.
Al contrario, nel nostro Paese sono stati vaccinati solo un over 90 su tre e un over 80 su quattro, permettendo al virus di proseguire il suo proliferare e seminare morte.
Secondo una stima dell’Ispi, l’Italia è in Europa lo stato che piange ogni giorno più vittime, con un tasso del 5,1 ogni milione di abitanti e con una media di 300 al giorno che potrebbero diventare a breve 500 ( a causa della variante inglese e dei ricoveri in terapia intensiva).