Tragedia a Reggio Calabria, al PalaLumaka, nel corso della partita tra la Dierre Reggio e Fortitudo Messina per il campionato di Serie C Gold di Basket. Il giocatore di basket della Fortitudo Messina,
Haitem Jabeur Fathallah, di 32 anni, è morto all’ospedale di Reggio Calabria dove era stato portato per un malore che lo aveva colpito nel corso di un incontro tra la sua squadra e la Dierre Reggio.
Fathallah, mentre era impegnato in una fase di gioco, si é accasciato e ha perso i sensi. La partita è stata subito sospesa per soccorrere il cestista. Il giocatore é stato portato in ospedale con un’ambulanza,
ma é morto poco dopo il ricovero. Subito soccorso dai medici presenti è stato trasportato al Gom di Reggio, ma il cuore del 32enne ha cessato di battere poco dopo a causa di un arresto cardiaco.
I sanitari, dopo essersi resi conto della gravità della situazione, hanno chiesto l’intervento di un’ ambulanza attrezzata per la rianimazione. Il giocatore, dopo il malore che lo ha colpito e durante il trasporto in
ospedale, é rimasto sempre incosciente. Fathallah vantava oltre 250 presenze nei campionati senior di basket. Nato ad Agrigento, dopo avere giocato con Porto Empedocle, Racalmuto e Licata, era arrivato a
Messina nella stagione 2016/2017, militando prima nella Basket School e successivamente nella Fortitudo Messina. Il dramma del cestista Haitem Jabeur Fathallah allunga una tragica serie che accomuna atleti di
molte discipline ‘non pericolose’, dal calcio al basket fino al volley. Il ricordo di quanto avvenuto a Christian Eriksen agli ultimi Europei di calcio, vicenda che per fortuna non ha avuto un esito letale,
è ancora fresco e non occorre andare molto indietro nel tempo per riandare ad eventi conclusisi in modo drammatico, come accaduto all’inizio dell’anno in Portogallo al 24enne calciatore brasiliano Alex Apolinario.
Il basket siciliano è in lutto: il commissario straordinario Cristina Correnti è vicina alla famiglia e alla società Fortitudo Messina in questo triste e doloroso momento. Ciao Haithem, che la terra ti sia lieve”