Tragedia, bambino di 6 anni annega a bordo piscina: ipotesi malore

16 Luglio 2021 - 8:35

Tragedia, bambino di 6 anni annega a bordo piscina: ipotesi malore

A Città di Castello (Perugia), all’interno di una struttura, un bambino di 6 anni è morto. Il bimbo stava a bordo di una piscina, quando è caduto nell’acqua ed

è morto annegato. Da una primissima ricostruzione dell’accaduto, sembra che il bambino, di sei anni, abbia avuto un malore a bordo piscina

prima di annegare. Le cause della morte saranno però accertate solo dall’autopsia: sul posto è già giunto il medico legale, su mandato della

Procura. Sembra che il piccolo sia finito anche in acqua ma le cause del decesso non sono ancora chiare. Su quanto accaduto sono in corso

accertamenti dei carabinieri. Subito dopo essersi sentito male, il bambino è stato soccorso dalle persone presenti nella struttura e poi dal personale

sanitario. Tutti gli interventi sono stati però vani. Altra vicenda analoga ma conclusasi a lieto fine in Sicilia. Mercoledì, un bambino di 2 anni anni

e mezzo ha rischiato di annegare. È accaduto nella contrada Vicinale Renda, a Monreale. Il piccolo stava stava giocando nella piscina di una

casa privata quando, per cause in corso di accertamento, è stato trovato riverso nell’acqua. I familiari si sono accorti che il bambino non respirava

più, e hanno allertato i soccorsi del 118. Intanto un’infermiera che era in casa gli ha praticato il massaggio cardiaco ed è riuscita a rianimarlo: il

cuore del bambino ha ripreso a battere. Poco dopo nei pressi dell’abitazione privata si è avvicinato un elicottero del soccorso con a bordo

i sanitari mentre anche un’ambulanza con il rianimatore è arrivata sul posto. Tuttavia, l’area dove si trova la villetta è impervia e non ci sono state le

condizioni adatte per l’atterraggio dell’elicottero. Il bambino è stato così trasferito sull’ambulanza che ha iniziato la sua corsa verso l’ospedale

pediatrico Di Cristina, dove il bimbo è arrivato in codice rosso. La prognosi è ancora riservata, in attesa di accertare eventuali danni cerebrali.

Le condizioni del bimbo, affermano comunque i medici che lo hanno preso in cura, sono in miglioramento.