Una tragedia si è consumata sabato 17 maggio nel tardo pomeriggio a Venezia. Anna Chiti, una giovane di 17 anni, ha perso la vita mentre lavorava a bordo di un catamarano. La ragazza, studentessa dell’Istituto nautico di Treviso, si trovava al suo primo giorno di lavoro sull’imbarcazione. Durante le operazioni di ormeggio, una cima l’ha agganciata, facendola cadere in acqua. Un’onda, probabilmente, ha causato la perdita di equilibrio, mentre la corda si è incastrata nell’elica.
A dare l’allarme sono stati alcuni passanti, che hanno assistito alla scena. I Vigili del fuoco sono intervenuti prontamente, giungendo sul posto in meno di dieci minuti. A bordo dell’elicottero Drago 160, sono arrivati i sommozzatori, uno dei quali si è immerso per cercare di liberare la ragazza. Nonostante i tentativi di soccorso, Anna è deceduta per una grave ferita alla testa.
Al momento dell’incidente, sul catamarano si stava svolgendo una festa in costume organizzata da un gruppo di ragazzi. Il comandante della barca è stato il primo a notare la caduta della giovane e si è tuffato per soccorrerla, ma non è riuscito a liberarla dalla corda. La scena è stata tragica e molti turisti, insieme ai proprietari delle barche ormeggiate, sono rimasti sconvolti e impotenti di fronte all’accaduto.
La morte di Anna Chiti, giovane promessa della nautica, ha scosso profondamente la comunità locale e tutta la città di Venezia, che ora si interroga sulle cause di questa tragica fatalità.
fonte: ilfattoquotidiano.it
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