”Io ministro della Cultura? Sono fiducioso. La mia regola è quella di non chiedere mai niente perciò sono sereno e aspetto che mi chiamino. Io sono un competente di monumenti e immagino che quelli che hanno parlato a mio favore siano consapevoli di quello che sarebbe importante fare”.
Queste le parole rilasciate all’Adnkronos da Vittorio Sgarbi riguardo un suo possibile incarico come ministro della cultura.
”Il problema è capire se il ministero della Cultura deve sopravvivere o no – spiega – perché Franceschini ormai lo ha trasformato. Occorrerebbe immaginare che si stabilisca un ministero dei Beni culturali intesi come patrimonio e un ministero della Cultura inteso anche come un ministero di idee, di ricerche, di cinema e di teatro. L’articolazione potrebbe stabilire quello che alla fine aveva fatto Spadolini e che andrebbe ribadito: c’è un ministero del Patrimonio e c’è un ministero della Cultura”. Sgarbi poi dice di non aver ancora sentito Giorgia Meloni da dopo le elezioni: ”Spero che l’incarico arrivi prima del 20 ottobre, aspetto e sono fiducioso”, ribadisce il critico d’arte.